È durata poco meno di un mese l’attività illecita in Bassa Leventina del 28enne condannato oggi a 30 mesi di carcere, di cui 10 da espiare
Nell’appartamento di Bodio dove alloggiava senza permesso di soggiorno la polizia ha trovato 44 minigrip per un totale di circa 220 grammi di eroina destinati alla vendita. L’inchiesta ha poi potuto stabilire che il 28enne di nazionalità albanese comparso oggi nell’aula penale di Lugano aveva in precedenza spacciato circa 100 grammi della sostanza a vari consumatori, alcuni identificati e altri rimasti ignoti. La sua permanenza a piede libero in Bassa Leventina, dove su invito di un complice già presente in Ticino è arrivato dall’Albania il 5 gennaio 2022 con il preciso intento di partecipare allo spaccio (dinamica non nuova alle nostre latitudini), è durata poco: è finito dietro le sbarre nemmeno un mese dopo. Al penitenziario rimarrà fino a quando non avrà espiato i 10 mesi di carcere ai quali è stato condannato questa mattina dalla Corte delle Assise criminali di Leventina presieduta dal giudice Amos Pagnamenta. Il verdetto si completa con una pena detentiva di 20 mesi ma sospesa con la condizionale per un periodo di tre anni. Colpevole di infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti e di soggiorno illegale, l’uomo sarà inoltre espulso dalla Svizzera per 10 anni. L’eroina venduta (al prezzo di circa 140 franchi ogni cinque grammi) aveva un grado di purezza tra il 23,6 e il 26%. In un processo lampo svoltosi con procedura di rito abbreviato – il procuratore pubblico Simone Barca e l’avvocato difensore d’ufficio Sara Bassan si sono accordati sulla proposta di pena poi considerata adeguata dalla Corte –, il 28enne ha ammesso le sue colpe riconoscendo interamente l’atto d’accusa. Per l’attività di spaccio in questione (non si tratta di un traffico particolarmente vasto) un’altra persona comparirà prossimamente alla sbarra.