Bellinzonese

Bellinzona, luce verde al Consuntivo 2021

Il Consiglio comunale ha approvato a larga maggioranza l’avanzo d’esercizio di 730mila franchi

(Ti-Press)
20 giugno 2022
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Via libera al Consuntivo 2021 della Città di Bellinzona, approvato questa sera a larga maggioranza (44 favorevoli, 4 contrari e un’astensione) dal Consiglio comunale riunitosi in seduta a Palazzo civico. Luce verde dunque all’avanzo d’esercizio di 730mila franchi, contrariamente al deficit di 7,9 milioni messo a Preventivo, per quello che risulta un salto dalle cifre rosse a quelle nere e un balzo in avanti di 8,63 milioni. Questo mentre solo un anno fa il Consuntivo 2020 presentava un disavanzo di 7 milioni.

Un netto miglioramento scaturito soprattutto da una serie di fattori positivi non prevedibili nell’autunno 2020, quando l’Esecutivo elaborava il Preventivo 2021 in piena seconda ondata Covid. E in particolare maggiori imposte di persone fisiche, giuridiche e imposta immobiliare per circa 5 milioni – rivalutazione gettito 2021 e sopravvenienze d’imposta di anni precedenti –, altre rivalutazioni d’imposta per 1,2 milioni (imposte suppletorie e imposte su liquidazioni), maggiori entrate dalla perequazione finanziaria per 1,8 milioni (sulla quale ha inciso positivamente soprattutto la cancellazione della prospettata riduzione del contributo per l’anno 2020 a suo tempo paventato dal governo cantonale), così come minori uscite per poco meno di 2 milioni nel trasporto pubblico, socialità e personale.

La relatrice del rapporto di maggioranza della Commissione della Gestione, Silvia Gada (Plr), durante il suo intervento ha posto l’attenzione sull’inaffidabilità delle previsioni sugli introiti fiscali forniti dal Cantone. «Sono più una stima che un calcolo, e si tratta di dati che non sono particolarmente stabili», ha affermato la relatrice, riprendendo il passaggio del rapporto in cui la maggioranza della Gestione evidenziava la preoccupazione per l’attendibilità di questi indicatori. «Sulla definizione delle risorse finanziare non ci siamo: se un preventivo indica 8 milioni di deficit e chiude in utile vuol dire che le stime delle risorse fiscali sono totalmente inaffidabili», ha dal canto suo detto Giuseppe Sergi (gruppo Mps-Verdi-FA-Pop), autore in solitaria del rapporto di minoranza della Commissione della gestione che chiedeva al Consiglio comunale di bocciare il preventivo. Per Sergi una simile differenza «pone molti problemi, essendo i dati fiscali la materia prima per prendere decisioni fondamentali. Il Cantone decide con le sue previsioni quanto noi siamo autorizzati a prendere in considerazione. Meglio dunque annunciare preventivi deficitari, così qualsiasi velleità di spesa viene bloccata».

Se Maura Mossi (Più Donne) ha parlato di una «comunicazione nefasta», pure la capogruppo dell’Unità di sinistra, Lisa Boscolo, ha condiviso il ragionamento di Sergi: «Non possiamo che dirci perplessi sul netto scostamento dei conti e non possiamo accettare questa dinamica». Guardando al futuro, Boscolo ha espresso l’auspicio che l’obiettivo dell’equilibrio finanziario del Municipio «non precluda lo sviluppo di progetti che portano più qualità di vita alla cittadinanza. Forse - ha aggiunto - è anche il momento di porsi nuovi obiettivi, con maggiore coraggio». Quella della previsione e della prevedibilità dei dati, ha affermato il sindaco Mario Branda, «è un tema che ci accomuna a tutti gli altri comuni. Noi ci sforziamo a fare il meglio possibile, ma voglio escludere che il Municipio vi indichi appositamente dei conti diversi da quelli che stimano essere realistici e realizzabili». Branda ha voluto rassicurare circa la capacità di investire della Città: «Gli investimenti ingenti che abbiamo davanti ci spingono a considerare importante questo risultato. E nei prossimi anni Bellinzona investirà una cifra non distante dai 100 milioni di franchi».

‘Si continui a monitorare la spesa’

Tra le note positive e che hanno contributo all’utile, il Municipio sottolineava nel messaggio l’avvio nel 2021 della cosiddetta ‘spending review’. Un punto messo in luce nel suo rapporto di maggioranza anche dalla Commissione della Gestione che ha sottolineato la diminuzione di circa 590mila franchi tra il preventivo e il consuntivo per quanto riguarda il totale delle spese. «Poco è stato fatto, perché senza le entrate straordinaria ci sarebbe stata una perdita ancora maggiore rispetto a quanto preventivato», ha dal canto suo affermato a nome del Ppd Gabriele Pedroni.

L’avanzo d’esercizio registrato nel 2021, ha ripreso Silvia Gada, non deve allentare l’attenzione sull’evoluzione della spesa e sulla conseguente e indispensabile prudenza con cui continuare a pianificare i prossimi anni. A maggior ragione perché nel 2024 decadrà definitivamente il versamento cantonale compensativo della riduzione del contributo di livellamento conseguente all’aggregazione (-2,8 milioni nel 2023) e dal 2025 entrerà in vigore l’ultima tappa della riforma fiscale cantonale per le persone giuridiche che si tradurrà in minori entrate annue per la Turrita valutate in 2,4 milioni. L’equilibrio dei conti rimane quindi al centro dell’attenzione del Municipio considerati gli importanti investimenti iniziati e previsti, fra cui a breve e medio termine la valorizzazione della Fortezza Unesco e a medio e lungo termine lo sviluppo ed edificazione del nuovo quartiere officine, più parco fluviale, fermata Ffs in piazza Indipendenza e molto altro ancora.

Alberto Casari nuovo presidente del Legislativo

In apertura di seduta Alberto Casari (Unità di sinistra) è stato nominato nuovo presidente del Consiglio comunale, mentre la funzione di vicepresidente è stata assunta da Brenno Martignoni Polti (Lega/Udc). Nel suo breve discorso di congedo, il presidente uscente Renato Dotta (Plr) ha spronato i consiglieri ad assumere il proprio compito con lungimiranza e maggiore collaborazione, parlando di un ambiente pregiudizievole in occasione di alcune delle sedute dell’ultimo anno.