Stando a Luca Madonna (Lega) in alcuni casi le direzioni collaborano con i genitori fornendo loro il materiale didattico, mentre in altre sedi no
Anche nel comune di Bellinzona, oltre che nel Locarnese, ci sarebbero genitori che hanno deciso di tenere a casa i loro figli a causa dell’obbligo, introdotto a gennaio, di indossare la mascherina pure alle scuole elementari. Lo segnala il consigliere comunale della Lega Luca Madonna in un’interpellanza, precisando che in alcuni quartieri sembrerebbe “ci sia una buona disponibilità da parte delle direzioni di consegnare agli allievi momentaneamente assenti il materiale didattico, mentre in altri, a detta di alcuni genitori, la direzione ha categoricamente rifiutato di collaborare”.
Proprio su questa questione si è espresso Rezio Sisini, caposezione Scuole comunali, che al nostro giornale ha spiegato che non è compito dei docenti fornire materiale didattico ai bambini tenuti volutamente a casa dai genitori senza giustificazione valida, in contravvenzione con quanto prevede la Legge della scuola. In ogni caso, stando a Madonna, in alcuni quartieri di Bellinzona i genitori si sono “organizzati privatamente nel trovare delle sedi, docenti in pensione e materiale didattico per poter far seguire ugualmente il programma scolastico ai propri figli a loro spese”.
L’esponente della Lega ritiene poi che “in un periodo così delicato e incerto, si debbano tutelare tutti i cittadini e in special modo i più piccoli”, aggiungendo che “iniziative che possano permettere ai nostri figli di poter seguire le lezioni anche da casa non dovrebbero essere ostacolate, così come il modo di pensare o il credo dei loro genitori”.
Madonna chiede quindi al Municipio “quanti sono attualmente gli allievi tenuti a casa dai genitori”; se “esiste una prassi per cui il materiale didattico non possa essere consegnato agli assenti”; se “le direzioni scolastiche seguono una linea comune in tutti i quartieri, o sono liberi di agire a loro piacimento”; se gli allievi tenuti a casa dai genitori avranno delle conseguenze sul passaggio al livello superiore” e, infine, “come vengono gestite e conteggiate le assenze degli allievi”.