Sia il Consiglio dell’università sia il Consiglio comunale della località leventinese hanno detto sì alla Casa della sostenibilità
L’antenna dell’Università della Svizzera italiana (Usi) ad Airolo si farà: venerdì scorso il Consiglio dell’ateneo ha infatti votato all’unanimità l’avvio delle operazioni per la creazione della cosiddetta Casa della sostenibilità e ieri sera anche il Consiglio comunale della località leventinese ha accolto (pure all’unanimità) il credito complessivo di 2,9 milioni di franchi per acquistare l’edificio – situato di fronte alla stazione, di proprietà della Posta che lo ha occupato fino al 2019 – e per ristrutturarlo. L’investimento iniziale per l’acquisto dell’immobile è quindi a carico del Comune, con un sostegno da parte del Cantone tramite la politica regionale di sviluppo, mentre il capitale necessario all’avvio del progetto e i costi di gestione saranno a carico dell’Usi.
“L’obiettivo, molto rilevante, è quello di poter offrire alle nostre studentesse e ai nostri studenti, all’interno dei programmi di studio, una modalità innovativa di formazione con la quale poter toccare con mano le grandi sfide del nostro tempo legate alla sostenibilità”, afferma il rettore dell’Usi Boas Erez, citato in un comunicato. Da parte sua il sindaco di Airolo Oscar Wolfisberg, pure citato nella nota, sottolinea che “la nostra regione è un osservatorio privilegiato per alcuni dei grandi temi del futuro, quali i cambiamenti climatici, la produzione sostenibile di energia o la ricerca di nuove soluzioni per il futuro dei trasporti”.
Si apre ora la fase di realizzazione del progetto che prevede da un lato l’effettivo acquisto dello stabile e l’avvio dei lavori di ristrutturazione da parte del Comune, mentre l’Usi lavorerà alla definizione dei corsi e allo sviluppo delle sinergie al suo interno e sul territorio. I lavori dovrebbero iniziare in primavera e, se tutto andrà come previsto, dovrebbero terminare nell’estate del 2023. La Casa della sostenibilità dovrebbe dunque essere pronta per l’anno accademico 2023/2024.
Ricordiamo che all’interno dell’edificio – costruito negli anni 50 e che presenta una volumetria di circa 3’500 metri cubi – si profilano uno spazio modulabile per seminari didattici, un refettorio, una cucina, un dormitorio suddiviso in più camere con 25 posti letto, un magazzino per il deposito di materiale, un essiccatoio e una lavanderia. Ad Airolo dovrebbero arrivare circa 500 studenti all’anno, ma la struttura potrà essere sfruttata dall’Usi anche per altre attività, così come potrà essere utilizzata da enti e associazioni locali. Ci sarà inoltre pure la possibilità di allestire esposizioni e organizzare eventi culturali.
Sempre durante la seduta di ieri sera, il Consiglio comunale di Airolo ha anche accolto all’unanimità il preventivo 2022: i conti prevedono un leggero disavanzo di 172mila franchi. Il moltiplicatore d’imposta rimarrà invariato all’88%.