Via libera, nonostante le riserve espresse dai tutti i gruppi politici, ai conti che per il 2022 stimano un deficit di 1,25 milioni di franchi
È stata una discussione senza esclusione di critiche quella che ha preceduto il voto del Consiglio comunale di Biasca sul Preventivo, infine approvato con 32 voti favorevoli e un’astensione. Per il 2022 il Municipio stima un disavanzo di 1,25 milioni di franchi. Una prospettata perdita che si compone dalla differenza tra un fabbisogno d’imposta stimato in circa 12 milioni – determinato da spese correnti totali per 28,74 milioni ed entrate per 16,7 – e un gettito d’imposta valutato in 10,79 milioni. Il moltiplicatore d’imposta è stato confermato al 95%.
Andrea Morini, capogruppo del Ppd e relatore del rapporto della Gestione, ha affermato che se in futuro l’Esecutivo non prenderà sul serio i suggerimenti della Commissione sarà difficile che tutti i gruppi seguiranno le raccomandazioni del Municipio. Come l’anno scorso, nel suo rapporto, oltre a sottolineare la presenza di commenti o osservazioni parzialmente scarni di informazioni, la Gestione sollecita un’analisi approfondita di spese e ricavi per pianificare i correttivi alla difficile situazione finanziaria. «Non possiamo permetterci un continuo disavanzo, bisogna mettere in atto tutte le misure necessarie altrimenti il capitale proprio si ridurrà drasticamente», ha reso attenti Morini, ricordando il disavanzo d’esercizio di 460mila franchi messo a Consuntivo 2020 e il deficit di 912mila annunciato dal Preventivo 2021. Si è associato Tiziano Lüthy, che ha sottolineato come il nuovo disavanzo prospettato non possa non preoccupare tutto il Consiglio comunale. Parlando di un Preventivo 2022 scopiazzato da quello del 2021, il capogruppo Plr fatica a comprendere la decisione di mantenere invariati i costi di ogni dicastero. Per Nadir Rodoni (capogruppo Insieme a Sinistra) siamo a un punto di non ritorno: «Quest’anno, con senso di responsabilità, accetteremo il Preventivo», ha detto Rodoni, avvisando però che il gruppo non sarà più disposto ad accettare un Preventivo simile in futuro. Anche per il gruppo Insieme a Sinistra va dunque avviata un’analisi per valutare correttivi per ridurre la spesa. A nome della Lega, il capogruppo Fabrizio Totti ha affermato che le cause di un deficit si giustificano se derivano dagli investimenti, molto meno se da una gestione corrente poco accurata e non attenta a misure di risparmio. «Se il disavanzo si presenta ogni anno, si rischia di erodere il capitale proprio», ha affermato.
Il sindaco Loris Galbusera ha riconosciuto l’importante deficit preventivato, dettato anche dalle incognite a medio termine ancora legate alla pandemia di coronavirus e dai 5 milioni (oltre il 17,6% delle spese e il 46,8% del gettito valutato) riferiti all’onere complessivo dei rimborsi e dei contributi di legge (Am/Pc/Avs/Ai, anziani, Sacd, Servizi di appoggio, anziani a domicilio, assistenza). «Abbiamo cercato di mantenere alto il volume degli investimenti, a fronte di pochi contenimenti di spesa su servizi e prestazioni», ha detto il sindaco, il quale ritiene che al momento il capitale proprio giustifichi ancora la decisione di mantenere invariato il moltiplicatore politico, pur se quello aritmetico schizza al 107% (in questo senso Rodoni ha lanciato la provocazione che è forse giunto il momento di valutare un aumento). «Non è nostra volontà erodere il capitale proprio. Ricordo che in passato c’era chi diceva che non si investiva», ha aggiunto il sindaco, sottolineando i 7,67 milioni di franchi messi a preventivo (in aumento di un milione in mezzo rispetto al 2021) che riguarderanno in particolare la progettazione del comparto Bosciorina, gli interventi strutturali alla scuola dell’infanzia e all’ex Arsenale, e le opere di canalizzazione. «Se riusciamo a portare avanti gli investimenti sugli stabili, in futuro potremo alleggerire i costi di gestione».
Galbusera ha poi assicurato che il Municipio farà il possibile per lavorare maggiormente su quello che sono i problemi strutturali e di gestione corrente. «Il contenimento della spesa sarà un lavoro che andrà fatto». Ad ogni modo per Galbusera il Preventivo 2022 non è un messaggio copia e incolla: «Il Municipio si è chinato attentamente sulla questione e ha ritenuto di confermare quelle cifre che si ritiene non siano state ragionate». Rispondendo alle sollecitazioni giunte dalla sala, il sindaco ha poi informato che l’intenzione del Municipio è quella di «procedere immediatamente con l’aggiornamento del Piano finanziario».
Oltre al mancato contenimento della spesa, al centro del dibattito è finito anche il previsto aumento del 22% della tassa base rifiuti, che nel 2022 permetterà di ricavare 575mila franchi, 115mila in più rispetto ai 460mila stimati dal Preventivo 2021. Previsto anche un aumento del 19% per lo smaltimento del verde. A nome del gruppo Ppd, Claudio Isabella ha sottolineato il parere critico di parte del gruppo Ppd (sei membri hanno infatti espresso voto contrario sull’approvazione dei conti del Dicastero protezione dell’ambiente e pianificazione del territorio). Il municipale Filippo Rodoni, capodicastero Ambiente, ha motivato l’aumento con la presa di coscienza di dover rispettare la Legge cantonale che impone un autofinanziamento comunale del 100% riguardo alla gestione dei rifiuti. Per quanto riguarda l’aumento del servizio di smaltimento del verde, Rodoni ha affermato che non è affatto scontato offrirlo ancora e che il Municipio ha la ferma volontà di mantenerlo. «Fa male aumentare le tasse, ma ora non possiamo più nasconderci».
Seguendo l’invito delle commissioni Gestione e Piano regolare, con 32 voti favorevoli, 0 contrari e un astenuto, il plenum ha approvato il credito di 250mila franchi necessario per il completamento della revisione del Piano regolatore comunale risalente agli anni 80’. Avviata nel 2013 (con la concessione di un primo credito di 262mila franchi), la revisione ha portato nel 2015 all’elaborazione del Masterplan finalizzato ad individuare criticità e potenzialità così come elementi strategici di sviluppo per valorizzare il territorio, seguito dall’elaborazione nel 2017 del Piano di indirizzo comunale. Come indicato lo scorso aprile dal Dipartimento del territorio al quale nel 2018 era stato trasmesso il documento, con il passare del tempo si sono aggiunte altre esigenze, regole e richieste. Sintetizzando, il nuovo credito di 250mila (si stima un contributo cantonale pari a 30’700 franchi) è necessario per procedere con la variante di Piano regolatore per i comparti Bosciorina e Quinta; elaborare un piano particolareggiato per la zona nucleo (con l’obiettivo di concepire un concetto di sviluppo urbano che segua maggiormente la conformazione attuale del tessuto edilizio storico); effettuare una stima della contenibiltà delle zone edificabili, della crescita della popolazione e dei posti di lavoro; sviluppare un Programma d’azione comunale; determinare spazi riservati alle acque. Il Municipio stima la conclusione della revisione del Piano regolatore entro la fine del 2024. Il membro della Gestione Dante Caprara (Ppd, il quale ha firmato il rapporto con riserva) si è astenuto dal voto sostenendo che la commissione abbia ricevuto le osservazioni del Dipartimento del territorio all’ultimo momento e auspicando in questo senso una maggiore celerità in futuro.
Quelli che cambieranno volto ai comparti Bosciorina e Quinta sono considerati due dei progetti più importanti per Biasca. Nel primo comparto è infatti prevista la realizzazione di nuova scuola elementare e scuola dell’infanzia con annessa una palestra doppia, l’introduzione del Servizio educazione precoce speciale gestito dal Cantone, una nuova casa anziani e spazi per la già presente realtà della Bibliomedia. Il tutto, per un investimento stimato in 55 milioni di franchi (di cui 25 per la casa anziani), strizzando l’occhio al concetto di intergenerazionalità. Dopo la scelta della proposta vincitrice nell’ambito del bando di progettazione, nelle scorse settimane l’esecutivo ha licenziato il messaggio municipale che chiede un credito di 2,45 milioni per la progettazione definitiva. L’obiettivo è ottenere la licenza edilizia ancora nel 2022, approvare il credito di costruzione nel 2023 e dare inizio al cantiere nel 2024. Pure licenziato un secondo messaggio con la richiesta di un credito di 392mila franchi (si stima di poter ottenere sussidi cantonali e altri contributi per coprire il 50% di tale somma) per allestire il concorso di progettazione della nuova casa anziani da 75 posti letto. Sulla linea di quello effettuato per gli altri contenuti, il concorso andrà a determinare il progetto vincitore. L’intenzione è quella di dare inizio alla progettazione definitiva della casa anziani nel 2023, iniziare i lavori nel 2026 e inaugurarla nel 2028. Per quanto riguarda il comparto Quinta, dove è previsto l’ampliamento del Centro professionale tecnico e l’edificazione della nuova scuola media con relative infrastrutture sportive, la progettazione, di competenza cantonale, deve invece ancora entrare nel vivo.
Via libera all’unanimità anche alla mozione presentata da Claudio Isabella (Ppd, primo firmatario), Fabrizio Totti (Lega), Rolf Dürig (Plr) e Gianni Totti (Abiasca), che chiedeva di modificare come segue il Regolamento organico dei dipendenti: in caso di assenza per malattia o infortunio non professionale, il dipendente comunale ha diritto all’intero stipendio per due mesi, al 90% dello stipendio per i 10 mesi successivi e all’80% per ulteriori 12 mesi fino a un massimo di 730 complessivi. Il cambiamento si prefigge quindi di sostenere chi si trova in malattia da più di un anno, con un salario corrispondente all’80% contro l’attuale 50%.