Il preventivo 2022 dell’Otr-Bat presenta un deficit di 342mila franchi giustificato dal fatto che si vuole ‘arricchire l’offerta sul territorio’
Il preventivo 2022 dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat) presenta un «importante deficit» di 342mila franchi. Una perdita che il direttore Juri Clericetti spiega tuttavia con la volontà di «investire sempre di più nei prodotti turistici», rafforzando l’offerta già esistente (come sentieri e manifestazioni) e portando avanti numerosi importanti progetti. A ciò va poi aggiunto che questa perdita è coperta dal patrimonio accumulato negli scorsi anni (che nel 2020 ha raggiunto i 900mila franchi) «grazie all’aggiornamento del 2019 sulle tasse di soggiorno relative alle case secondarie, in riferimento alla legge varata nel lontano 2000 che ora viene applicata correttamente». Insomma, «ora abbiamo i mezzi finanziari per investire», afferma Clericetti a ‘laRegione’, sottolineando che questa strategia in atto da alcuni anni «sta dando i suoi frutti» ed è ormai consolidata. Infatti durante l’assemblea ordinaria dell’Otr-Bat che si è tenuta mercoledì 15 dicembre a Lodrino, il preventivo è stato «accolto all’unanimità», nonostante il deficit previsto.
L’Otr-Bat in passato è sempre stata confrontata con difficoltà finanziarie, in particolare a causa del vasto territorio da gestire (che racchiude il 40% dei sentieri cantonali) che però offre poche strutture ricettive: queste ultime rappresentano il 12% dei posti letto dell’intero cantone e generano solo l’8% dei pernottamenti totali. Ciononostante nel 2021, ricorda Clericetti, «sino alla fine di ottobre, la nostra regione ha performato il miglior risultato di tutti i tempi, ben sopra i livelli dei migliori anni passati. Un aumento di quasi il 40% in riferimento allo stesso periodo dello scorso anno (condizionato però dal lockdown di aprile e maggio) e di quasi il 10% sui risultati del 2019 (anno questo che aveva già fatto registrare un buon incremento)». Il futuro è dunque caratterizzato dall’ottimismo: a livello di pernottamenti il 2022, anche se sarà ancora condizionato dalle incertezze legate alla pandemia, «si prospetta un buon anno, i cui risultati potrebbero avvicinarsi a quelli di quello in corso», rileva il direttore. E questo in particolare grazie al mercato interno, cresciuto molto a seguito del coronavirus che ha limitato le vacanze all’estero. Inoltre, come detto, sono diversi i progetti in corso o in preparazione volti ad «arricchire l’offerta turistica», aumentando i servizi dedicati al territorio.
Ma di quali progetti stiamo parlando concretamente? Fra i tanti ve ne sono alcuni che «meritano particolare attenzione» e due riguardano la mountain bike. Innanzitutto Clericetti cita il «‘Carì Bike’ che rappresenta l’undicesimo percorso Mtb in Svizzera Mobile della nostra regione e che è stato pensato quale ‘preludio’ del futuro ‘Strada Alta Bike’ (nome per ora ancora provvisorio), che vuole collegare i comuni di Faido, Quinto e Prato». Un altro progetto ambizioso è il ‘Bike Gotthard’: «Un percorso attorno al massiccio del San Gottardo, che sarà coordinato dall’Ente regionale per lo sviluppo del Bellinzonese e Valli con la nostra collaborazione (così come di quella degli enti turistici di Andermatt, Sedrun e Goms) e sotto il cappello del Programma San Gottardo». Sarà inoltre pure messa a disposizione agli escursionisti un’ulteriore dozzina (oltre ai 12 già esistenti) di percorsi invernali (sentieri battuti dal gatto delle nevi o percorsi per ciaspolate). La speranza di Clericetti è poi di riuscire a partire anche con la ‘Via Francisca del Lucomagno’, «un progetto intercantonale che collegherà i Grigioni al Ticino, passando dalla Surselva alla Valle di Blenio». Si tratta di «un percorso tematico che riprende la via dei Franchi che andava da Costanza a Ponte Tresa, dedicato a visitatori ‘zaino in spalla’ che solitamente sostano in piccole strutture come agriturismi o bed & breakfast. Strutture che in Valle di Blenio, anche se sono poche, ci sono». Un sentiero tematico legato quindi anche alla storia e alla cultura del territorio come ad esempio quello della ‘Salamandra’ o delle ‘Carbonaie’ in bassa Valle di Blenio che l’Otr-Bat sta già sostenendo. Per gestire e coordinare al meglio i sempre maggiori progetti in via di sviluppo o quelli già esistenti Clericetti annuncia poi che «dal 1° gennaio entrerà in carica un responsabile progetti e prodotti».
Questo genere di turismo orientato alla natura e alla storia permette poi al direttore dell’Otr-Bat di mettere l’accento sulle «nuove forme di ricettività». Per quanto riguarda la Valle di Blenio vi è il progetto ‘rustici’ che ha lo scopo «di sensibilizzare i proprietari di queste caratteristiche strutture così che le mettano a disposizione dei turisti». Un progetto che «nel 2022 dovrebbe essere esteso anche alla Leventina». Clericetti cita poi piattaforme dedicate ai turisti che viaggiano in camper come ‘Nomady’ («che offre piazzole uniche, in particolare in agriturismi, a coloro che vogliono vivere esperienze autentiche in solitudine») oppure come ‘Parknsleep’ che suggerisce determinate zone di sosta agli interessati. «Due piattaforme con le quali la nostra Otr ha recentemente avviato una stretta collaborazione».
Oltre alle valli non va poi dimenticata Bellinzona con in particolare i suoi castelli: «Quest’anno i visitatori alla Fortezza sono cresciuti quasi del 20% rispetto al 2020 e del 12% rispetto al 2019», sottolinea Clericetti. E in questo contesto uno degli obiettivi è anche quello di «far rinascere l’animazione medievale, dopo due anni di stop a causa della pandemia». In quest’ambito uno dei sogni di Clericetti è di «promuovere la cucina medievale, cercando anche la collaborazione di alcuni ristoranti della regione».