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Bellinzona: finito il semisvincolo si attacca con le cantonali

Dopo il grande cantiere, nel 2025/26 partiranno i lavori sulle altre strade. Terminata la progettazione di massima del tratto Monte Carasso-Sementina

Il rendering indica la soluzione individuata nella progettazione di massima ora ultimata
30 ottobre 2021
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L’atteso miglioramento della viabilità bellinzonese, che ha il suo perno nel semisvincolo il cui cantiere per la realizzazione entrerà nel vivo a inizio 2022 per concludersi dopo circa tre anni, passerà anche dalle significative migliorie cui saranno successivamente sottoposte alcune strade cantonali a carico elevato e medio. Arterie caratterizzate da importanti transiti quotidiani e, ai due lati, da una fitta edificazione privata, pubblica e di servizi. Strade la cui odierna concezione risale ai decenni passati e che a medio termine sono quindi destinate a beneficiare di un radicale cambiamento nell’ambito del Programma di agglomerato di terza generazione (Pab3) finanziato dalla Confederazione in misura del 40%. Un passo avanti è stato intanto compiuto nelle ultime settimane con la conclusione della progettazione di massima del tratto di strada cantonale fra Monte Carasso (el Stradun) e Sementina (via Locarno). Un chilometro e mezzo di asfalto fra i più degradati e rappezzati del Sopraceneri e che una volta ultimato il cantiere del semisvincolo sarà sottoposto a un lifting da 6 milioni di franchi, più il costo delle nuove sottostrutture.

La piccola rivoluzione includerà la posa di un filare alberato, illuminazione a Led di ultima generazione, marciapiedi, passaggi pedonali e isole spartitraffico che agevoleranno la mobilità lenta, nonché asfalto fonoassorbente e restringimento del calibro della carreggiata in virtù dell’attesa diminuzione dei transiti.


La sezione della strada a interventi ultimati

Su entrambe le sponde

Analogo trattamento subiranno altre strade cantonali della regione, come ad esempio il tratto compreso fra la rotonda principale di Cadenazzo (ai piedi del Ceneri) e quella della stazione Ffs, la via Busciürina di Camorino che sale dalla rotonda del Fust fino al paese (qui la progettazione è allo stadio definitivo) e diversi tratti di sponda sinistra: a Bellinzona citiamo via Lugano, via Zorzi, via Motta, viale Portone, via Guisan e via San Gottardo fino ad Arbedo compreso; a Giubiasco le vie Monte Ceneri e Bellinzona. Per Sementina e Monte Carasso – dove si registrano oltre 15mila transiti veicolari al giorno – l’iter prevede ora la verifica dipartimentale del progetto di massima e l’anno prossimo l’elaborazione del progetto definitivo e del preventivo di dettaglio da approvare; dopodiché saranno pubblicati i piani che consentiranno ai confinanti e agli interessati di conoscere i dettagli della metamorfosi.

Migliorare la funzionalità per tutti gli utenti

Nei documenti del Pab3 si specifica che mentre “rimangono prioritari” gli obiettivi di garantire un’elevata sicurezza e la fluidità del traffico privato e pubblico lungo le strade cantonali, con la loro riqualifica “va data altrettanta attenzione alla cura e alla valorizzazione dell’insieme del tessuto edificato adiacente, a beneficio della vivibilità e attrattiva dei quartieri attraversati e del benessere di tutti gli utenti dello spazio pubblico”. La riqualifica quindi “diventa a tutti gli effetti una forma di promozione dello sviluppo degli insediamenti, sia diretta, quale valorizzazione degli spazi pubblici, sia indiretta, poiché può diventare il motore per il rinnovamento di interi quartieri centrali, con la restituzione, laddove è andata persa, di una valenza multifunzionale”. L’esercizio è finalizzato a “garantire e migliorare la funzionalità della strada per tutte le categorie di fruitori (residenti, commercianti, passanti...), favorendo la vivibilità della zona abitativa, la permeabilità dello spazio pubblico e la convivenza fra i diversi utenti della strada; garantire e migliorare la sicurezza oggettiva e soggettiva degli utenti, conducenti, ciclisti e pedoni; garantire e migliorare la fluidità del traffico e in particolare il regolare esercizio dei trasporti pubblici; ridurre le emissioni atmosferiche e foniche, a vantaggio di una migliore qualità dell’aria e vivibilità dei quartieri adiacenti allo spazio pubblico; e in definitiva gestire e contenere l’aumento del traffico motorizzato in relazione all’apertura del semisvincolo di Bellinzona-centro”.


Il vicesindaco Simone Gianini (Ti-Press)

Verso una ridotta possibilità di velocità

Proprio quest’ultimo punto – rileva il vicesindaco Simone Gianini, capodicastero Territorio e mobilità nonché presidente della Commissione regionale dei trasporti – è uno degli obiettivi posti dall’autorità spostando sull’autostrada l’asse di penetrazione e di uscita da e verso sud: «Così facendo le strade cantonali di sponda destra e sinistra saranno sgravate da una parte significativa dell’attuale traffico da e per Bellinzona. In quel momento sarà dunque importante conferire loro una migliore qualità e una ridotta possibilità di velocità, a tutto vantaggio della vivibilità e della sicurezza di tutti gli utenti». Basti pensare, nel caso specifico di Sementina e Monte Carasso, che sulla cantonale si affacciano centinaia di proprietà private, oltre che fermate del Trasporto pubblico, diversi negozi piccoli e medi, bar e ristoranti, due pompe di benzina, un ufficio postale, una farmacia e il Centro Somen per la degenza breve di anziani. La progettazione di massima, affidata a un architetto e a un ingegnere del traffico, si è protratta dovendo risolvere alcuni aspetti complessi, come il diverso posizionamento delle sottostrutture confrontate con la prevista nuova alberatura e la necessità di armonizzare i molti accessi privati e pubblici. «Il cantiere – conclude il vicesindaco – potrà comunque partire solo una volta ultimato quello del semisvincolo».

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