Pronto il progetto per l’Isolone, dove l’accesso a chiocciola verso il ponte dello Stradonino permetterà di evitare l’insidiosa rampa
La mobilità dolce nel Bellinzonese sarà arricchita l’anno prossimo di due importanti tasselli volti a incrementare da una parte la sicurezza di transito per ciclisti, pedoni e pattinatori sul ponte di Gudo e dall’altra l’offerta di un nuovo collegamento ciclopedonale fra il nodo intermodale di Castione e l’ecocentro di Lumino dove si allaccerà alla ciclopista intercomunale di prossima realizzazione nella Bassa Mesolcina sfruttando l’ex tracciato della Ferrovia retica. Nel primo caso l’attuale situazione all’Isolone di Gudo, dove passa il frequentatissimo percorso ciclabile C31 d’interesse regionale del Piano di Magadino, è insidiosa per chi s’immette sul ponte dello Stradonino: la rampa d’innesto per chi proviene da Locarno è ripida e sfocia direttamente sulla carreggiata dei veicoli con limite a 50 km/h. L’isola spartitraffico centrale dovrebbe indurre i conducenti a moderare la velocità, ma non sempre l’effetto voluto viene ottenuto. Anche chi giunge in sella da Bellinzona ha un innesto poco felice sul ponte. Un’altra difficoltà è dettata dal fatto che durante le ore di punta e specialmente in estate, quando la viabilità sullo Stradonino è fortemente rallentata o bloccata, i veicoli incolonnati occupano entrambe le corsie ciclabili tratteggiate presenti sul ponte sopra il fiume Ticino rendendo difficoltoso il passaggio delle biciclette e il loro accesso attraverso i due raccordi.
Perciò nell’ambito del Programma di agglomerato del Bellinzona di terza generazione la Commissione regionale dei trasporti (Crtb) in accordo con le autorità cantonali ha ottenuto la messa in sicurezza di questo punto nevralgico. Il credito di spesa pari a 1,6 milioni – sussidiato dalla Confederazione in misura del 40% (455mila franchi), dal Cantone con 745mila franchi e dai Comuni del comprensorio Crtb con 400mila franchi – era stato votato dal Gran Consiglio nel marzo 2019.
Il progetto è stato nel frattempo sviluppato dal Dipartimento del territorio incaricando lo studio d’ingegneria Masotti di Bellinzona, uno dei massimi esperti in materia. La pubblicazione dei piani avverrà fra il 18 ottobre e il 15 novembre. Nel dettaglio, è prevista una soluzione simile a quella già attuata a Magadino dove alcuni anni fa era stato realizzato un tratto ciclopedonale a chiocciola che dalla ciclopista del ponte passa sotto di esso per poi sbucare sul lato opposto in tutta sicurezza per poi riallacciarsi alla cantonale. Anche all’Isolone di Gudo chi arriverà dalla ciclopista lato Locarno transiterà sotto il ponte: a ridosso della spalla, dove adesso c’è una stradina agricola, verrà realizzata una nuova pista con fondo in calcestruzzo identico al tratto precedente; pista che sbucherà sul lato opposto e con una curva a chiocciola in leggera pendenza raggiungerà il ponte dove l’attuale marciapiede lato Bellinzona sarà sostituito da una doppia corsia ciclo-pedonale larga tre metri e leggermente rialzata rispetto alla carreggiata riservata al traffico motorizzato. Carreggiata che verrà leggermente ristretta consentendo comunque l’incrocio fra i veicoli; sarà inoltre eliminato il marciapiede lato Locarno. Mentre all’incrocio fra lo Stradonino e via alle Golene, per meglio identificare la presenza della pista ciclabile sarà realizzato un tratto con pavimentazione colorata. La rampa lato Locarno non sarà comunque smantellata e servirà per l’accesso dei veicoli agricoli e di chi posteggia per andare a passeggio, come pure per i ciclisti che provenendo dalla cantonale Bellinzona-Locarno vorranno immettersi nella ciclopista diretti verso il Verbano.
Le modifiche e migliorie dovrebbero venire realizzate in concomitanza col risanamento generale del ponte, la cui larghezza rimarrà invariata. «In futuro dunque la viabilità dolce non incrocerà più quella motorizzata, per la gioia delle migliaia di utenti, fra turisti e pendolari, che settimanalmente percorrono quel tratto di Piano di Magadino per svago o per recarsi al lavoro e a scuola», evidenzia il vicesindaco di Bellinzona Simone Gianini, presidente della Crtb. Di prossima pubblicazione è anche il progetto per il collegamento ciclabile Castione-Lumino di 3,3 chilometri lungo il tracciato dell’ex Ferrovia mesolcinese. Il percorso, nell’ambito di un’iniziativa intercantonale Ticino-Grigioni, allaccerà in modo diretto i vari abitati. Il 26 settembre a larghissima maggioranza la popolazione moesana di San Vittore, Roveredo e Grono ha avallato nell’urna i finanziamenti comunali ai tratti di loro competenza (con un investimento supportato dal Cantone nell’ordine del 75%); mentre l’avallo ticinese era già giunto lo scorso febbraio col voto parlamentare favorevole al credito di 4,8 milioni, di cui 1,56 a carico della Confederazione, 2,1 del Cantone e 1,14 dei Comuni della Crtb. La pista larga tre metri sarà affiancata da un’alberatura non troppo fitta. Data l’esigua utenza prevista nelle ore notturne, in alcuni tratti saranno posati lampioni a Led che si accenderanno tramite sensore al passaggio degli utenti.
«Questi due nuovi tasselli – commenta Gianini – vanno ad aggiungersi a una lunga serie d’interventi già realizzati nel comprensorio, altri seguiranno, che hanno notevolmente migliorato sia l’offerta infrastrutturale per la mobilità dolce, sia la continuità fra i vari tratti di ciclopiste, corsie ciclabili e strade di quartiere. Continuità oggi presente fra Camorino e Arbedo-Castione e dall’anno prossimo, con la ciclopista specificatamente dedicata, fino a Grono». A beneficiarne «non è solo la mobilità dolce turistica, ma anche quella di tipo utilitario» favorita peraltro dall’importante diffusione delle e-bike e del bike-sharing. Per quest’ultimo, anticipa Gianini, prossimamente il Municipio pubblicherà il messaggio che proporrà l’estensione della rete di noleggio.