Alcune verranno sistemate con crediti già votati, per altre si valuterà se procedere con rappezzi. I servizi urbani ricevono circa 240 segnalazioni all'anno
Crepe, cedimenti e buche nell’asfalto. Chi percorre in bicicletta le strade del Bellinzonese si sarà accorto che in alcuni punti è meglio prestare particolare attenzione a dove si mettono le ruote. Buche che in automobile possono risultare fastidiose ma che in sella a una bicicletta possono risultare anche pericolose se non viste in tempo. A seguito della segnalazione di alcuni lettori abbiamo deciso di fare un piccolo ‘tour’ delle strade di Bellinzona e Giubiasco e abbiamo notato che in effetti in alcune zone l’asfalto è piuttosto deteriorato. Da una veloce ricognizione abbiamo riscontrato questo problema in maniera evidente in via Mirasole, via Lugano, vicolo Cracco, via San Gottardo, via Birreria a Bellinzona; mentre a Giubiasco in viale Camillo Olgiati e via Stefano Franscini. Riguardo a via Mirasole, Giorgio Soldini, capo Dicastero servizi urbani e ambiente della Città di Bellinzona, fa presente che in quel tratto stradale dei lavori sono effettivamente previsti e rientrano nel credito per il rifacimento della pavimentazione già approvato dal Consiglio comunale lo scorso marzo. L’intervento avrà un impatto rilevante sul traffico cittadino pertanto sarà necessario intervenire in più fasi cercando di limitare i disagi. Ragion per cui i lavori avverranno in tre fasi (tra quest’anno e il 2023). Gli interventi per il rifacimento della pavimentazione nel tratto compreso tra le fermate del Bagno pubblico e la rotonda del Grottino Ticinese – dove abbiamo riscontrato le buche più evidenti – rientrano nella fase 2, prevista a metà 2022. Per sistemare queste buche sarà dunque necessario attendere un anno? Daniele Togni, direttore del settore Ambiente e Servizi urbani della Città, ci spiega che i tecnici dei Suc si recheranno sul posto per una valutazione. Se verrà ritenuto che le buche potranno in qualche modo interferire con la sicurezza stradale verranno sistemate facendo capo al credito di gestione corrente e questo in attesa del cantiere previsto l’anno prossimo. «Tuttavia, proprio perché ci sarà un cantiere, se si interverrà in quel comparto non lo si farà in maniera definitiva e risolutiva, ma piuttosto con rappezzi provvisori», spiega Togni. In genere, fa presente il nostro interlocutore, in caso di buche vi sono tempi relativamente brevi per porvi rimedio. Come ci viene fatto notare, è però difficile provvedere con dei rappezzi con l’asfalto freddo, una misura di primo intervento, quando ci sono frequenti e intense precipitazioni come in questi giorni. «Questo periodo di maltempo ci ha creato qualche difficoltà – riconosce Soldini –. Auspichiamo dunque un po’ di comprensione da parte dei cittadini, gestire i lavori su un territorio di 164 chilometri quadrati, di cui 300 km di strade, non è sempre evidente».
Quanto alla segnaletica orizzontale, ovvero alla demarcazione sulle strade, come le strisce pedonali e il cartello con l’indicazione della presenza di una scuola (è il caso in via Stefano Franscini a Giubiasco), il municipale Soldini spiega che in quei casi è la Polizia comunale a occuparsene. Ma se nell’asfalto dove ci dovrebbe essere la segnaletica c’è anche una buca, come è il caso, Suc e polizia si coordinano come da prassi. Quel tratto di strada di Giubiasco rientra comunque nel credito quadro di quasi 3 milioni che prevede la sistemazione di una ventina di tratte stradali del Bellinzonese nei prossimi tre anni. La pavimentazione della via in questione verrà rifatta nel 2022. Per i piccoli interventi, che vengono fatti in base alle necessità, vi è inoltre un credito di gestione corrente di circa un milione e 100mila franchi.
Ma una volta adocchiata la buca che fare? Ci sono diversi canali per inoltrare le proprie segnalazioni ai Servizi urbani che si occupano della manutenzione stradale cittadina. Uno di questi è via e-mail all’indirizzo strade@bellinzona.ch, è inoltre possibile segnalare telefonicamente, tramite l’apposita app o per lettera. L’ufficio riceve circa 240 segnalazioni all’anno e ognuna di queste viene registrata in una banca dati e poi trattata da uno dei tecnici in base alle singole competenze. A seconda del tipo di problema e della gravità vengono definite priorità, modalità di intervento e tempistiche. Per capire cosa finirebbe in cima alla lista delle priorità possiamo pensare a una buca di una certa dimensione e di una certa profondità situata in una strada trafficata. «Dato che non possiamo monitorare tutte le strade del Bellinzonese, soprattutto quelle in zone discoste, per noi è molto importante che la popolazione ci faccia pervenire le proprie segnalazioni», afferma Togni. «Il nostro occhio sul territorio siamo noi, i nostri operai, la polizia, ma soprattutto i cittadini», conclude.