Bellinzonese

Frana di Biborgo, il monitoraggio continua

Conclusi i lavori di messa in sicurezza, sarà ora avviata un'analisi per meglio definire la zona di pericolo e verificare eventuali alternative agli accessi esistenti

(Ti-Press)
12 luglio 2021
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Si sono conclusi il 2 luglio i lavori di messa in sicurezza a monte della strada tra Biborgo e Fopa. Da venerdì scorso, dopo le valutazioni da parte dei consulenti del Gruppo tecnico frana Biborgo, la strada della Val Pontirone è infatti stata riaperta al transito senza particolari limitazioni o disagi per l’utenza. La situazione di pericolo di crollo e caduta sassi a monte del vallo di protezione recentemente realizzato e più in generale della frana, si legge nel comunicato congiunto di Comune e Patriziato di Biasca, continuerà a essere monitorata a scadenze regolari. In futuro, in caso di repentini peggioramenti della situazione di pericolo (intensificazione spostamenti della frana, eventi di caduta sassi più frequenti o altri segnali che facciano presagire crolli imminenti dallo sperone roccioso), non si devono escludere misure più drastiche al fine di garantire lo sbarramento totale e un presidio attivo della zona di pericolo. 

Coscienti delle necessità locali (transiti agricoli, accesso ai rustici, escursionisti), Comune e Patriziato informano che sono all’esame dei vari specialisti le valutazioni di ordine tecnico e organizzativo per studiare e garantire alternative più sicure al transito pedonale, agricolo e veicolare. “La priorità immediata è quella della deviazione del sentiero escursionistico tra Biborgo e Pro Dint in modo da aggirare la zona di pericolo, con un miglioramento della segnaletica provvisoria presente (che già indica il divieto di incamminarsi sul sentiero) e la posa di cartelli definitivi sui rischi che la zona presenta”. L’operazione – coordinata dai consulenti del Comune in collaborazione con il Gruppo sentieri dell’Organizzazione turistica regionale, Ticino Sentieri, il Patriziato di Biasca in qualità di proprietario e la Sezione forestale – richiederà degli adattamenti costruttivi e la posa della segnaletica ufficiale sul tracciato definitivo concordato con gli attori coinvolti. In seconda battuta, durante l’estate sarà avviata un’analisi mirata a delimitare in modo più preciso l’area esposta ai movimenti. “In questo contesto – conclude la nota – potranno essere verificate eventuali alternative agli accessi esistenti o proposte nuove misure per rispondere a giustificate esigenze locali. Nel frattempo, pur consapevoli dei disagi che le misure attuali e future possono e potranno comportare, si confida nella sensibilità e collaborazione di tutti gli utenti interessati”. 

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