Iniziativa spontanea e gratuita di un gruppo d'insegnanti per dare una mano agli studenti maggiormente in difficoltà
Una ventina di docenti del Liceo di Bellinzona si è rimboccata le maniche per allestire un progetto di sostegno didattico a favore degli allievi in difficoltà. Si tratta di un’iniziativa personale, volontaria e gratuita che la Direzione appoggia garantendo il supporto logistico. Nel testo inviato nei giorni scorsi al corpo studentesco viene specificato che si tratta di un aiuto “limitato ma concreto” che “pur non potendo offrire alcuna garanzia di successo, consentirà verosimilmente di recuperare fiducia e studiare con maggiore efficacia”. La lodevole iniziativa parte da una constatazione di fondo secondo cui il percorso liceale “non è semplice” specie considerando gli ostacoli supplementari aggiuntisi durante l’ultimo anno: “Da un lato le condizioni del passaggio all’ordine scolastico o alla classe successivi sono state meno restrittive; dall’altro la preparazione tramite la didattica a distanza si è rivelata in generale meno efficace”.
Al tema, ricordiamo, la scorsa estate la redazione bellinzonese della ‘Regione’ ha dedicato quattro pagine di approfondimento partendo dalle severe critiche espresse da alcuni genitori nei confronti di quei ‘prof’ che durante il lockdown avevano drasticamente ridotto l’insegnamento; critiche cui alcuni docenti hanno replicato evidenziando l’impegno profuso e le difficoltà generali dell’insegnamento in remoto; dibattito cui ha preso parte anche il Sindacato degli studenti che ha sollecitato il Decs affinché avviasse corsi di recupero; pure messo in luce un sondaggio fra studenti sulla qualità dell'insegnamento offerto a distanza.
Su questi punti, la riflessione messa ora nero su bianco dagli insegnanti che hanno deciso di attivarsi spontaneamente, è che “potrebbero essere emerse l’impressione di non aver potuto approfittare nel modo giusto delle lezioni in remoto, nonché l’esigenza urgente di rivedere in modo puntuale alcune tematiche affrontate in quel modo inedito”. A queste riflessioni si aggiunge il fatto che le incertezze economiche “pesano su alcune famiglie più che su altre: si pensi per esempio ai nuclei familiari monoreddito, o a genitori che lavorano nei settori maggiormente colpiti dalle misure restrittive di protezione”. Famiglie per le quali “il ricorso alle lezioni private può risultare troppo oneroso”.
Da qui ha preso vita l’iniziativa di 23 docenti che durante le prossime settimane metteranno a disposizione gratuitamente una novantina di ore (quattro ciascuno) in tutti gli ambiti disciplinari. Gli allievi potranno iscriversi tramite il formulario ottenibile in segreteria; qualora la richiesta fosse oltremodo elevata, sarà fatta una scelta basata sulle priorità dettate dal profitto del singolo allievo a dalla sua capacità di definire le proprie difficoltà.