A Bellinzona chiesti lumi sulle attività private svolte dai due liberali in Prosegur (vicesindaco) e Acs ed Evolve (municipale). La replica del Plr
Conflitto d’interessi: tema spinoso per chi assume una carica pubblica, specie in Municipio dove si è politici di milizia, o salariati come a Bellinzona al 50%, e difficilmente l’eletto digerisce la necessità di abbandonare altre funzioni remunerate, se potenzialmente in rotta di collisione con il suo ruolo nell’Esecutivo. La soluzione più semplice è tenersi tutti gli incarichi e all’occorrenza, in caso di decisione da adottare in un campo nel quale si ha il piede in due scarpe, astenersi. A più riprese durante l’ultima legislatura i fari si sono posati sulla doppia funzione del vicesindaco Andrea Bersani, capodicastero Sicurezza e al contempo presidente del Cda della società di sicurezza privata Prosegur. Il Municipio ha sempre assicurato il suo non coinvolgimento in decisioni adottate in questo campo.
Ma oggi i consiglieri comunali dei Verdi Ronnie David e Marco Noi tornano all’attacco chiedendo le cifre dei mandati accordati non solo a Prosegur ma anche alle altre società del settore; ed estendono il discorso del conflitto d’interessi a un altro municipale liberale-radicale, Simone Gianini, capodicastero Territorio e mobilità e privatamente membro del comitato direttivo dell’Automobile Club Svizzero. La domanda sul suo conto è: come può garantire, da ‘paladino’ degli automobilisti, una corretta azione politica a favore della mobilità pubblica e dolce? Un altro tema, sempre per Gianini, è il fatto di essere il legale della ditta Evolve che ha fatto da direzione lavori in uno dei cantieri (Policentro Morobbia) con superamenti milionari di spesa. Secondo i Verdi la ditta in questione “risulta tra quelle maggiormente beneficiarie dei mandati diretti dati dalla Città secondo i pochi dati resi noti con il contagocce da parte del Municipio. Una situazione estremamente delicata e che fa sorgere numerosi interrogativi sulla modalità di lavoro di questo Municipio e sulla volontà di favorire gli interessi privati anziché quelli pubblici”.
Da qui, dunque, una serie di domande dei Verdi volte a chiarire le varie situazioni: anzitutto chiedono di esporre gli importi dei mandati diretti e/o commissioni pubbliche con concorso, di cui Prosegur ha beneficiato durante la presente e la precedente legislatura, idem per altre analoghe ditte. Stessa domanda su Evolve, per tutto il periodo nel quale Gianini siede in Municipio, nonché prima del 2012. Pure richieste le cifre dei mandati affidati a tutte le ditte nei cui Cda siedono municipali di Bellinzona. E ancora, su Gianini: “Quali garanzie sussistono sul fatto che non sia al contempo personalmente, o attraverso lo studio legale del quale è associato, il rappresentante di grossi gruppi di investitori immobiliari sul territorio? Come gestisce il Municipio questo tema estremamente sensibile?”. Quanto al capitolo Acs, viene chiesto di esporre eventuali suoi introiti derivanti da questa funzione.
Su questo capitolo non manca poi l’affondo: “Ancora oggi la nostra Città riserva una scarsa attenzione alla mobilità ciclabile pedonale, la cui rete risulta estremamente frammentata e poco efficace per poter immaginare in futuro una fetta maggiore di mobilità sostenibile. Che Bellinzona sia ancora oggi tra i fanalini di coda è emerso chiaramente anche in una recente trasmissione televisiva di ‘Patti Chiari’ che metteva in evidenza come ad anni di distanza i problemi legati alla mobilità personale non siano stati affatto risolti”. Opinioni che divergono da quelle del Municipio, secondo cui molto si è fatto, si sta facendo e si farà beneficiando anche dei contributi cantonali e federali. Dal canto loro i Verdi citati alcuni punti ritenuti lacunosi. Ed evidenziando diverse prese di posizione dell’Acs a favore del traffico motorizzato e contro le limitazioni nei suoi confronti, i Verdi chiedono al Municipio se ne condivida integralmente la visione. E, sempre su Gianini: “Non ritiene il Municipio discutibile e inopportuno che il rappresentante del Consiglio direttivo di Acs gestisca tutto il dossier mobilità della regione? Non c'è forse un conflitto d'interessi grande come una casa?”. La risposta arriverà durante la prossima seduta di Consiglio comunale agendata l’8 e il 9 marzo.
Il Plr di Bellinzona in un comunicato replica parlando di “sterili insinuazioni e vili attacchi personali” contenuti nell'interpellanza “dall’unico e smaccato tenore elettorale”. Stando ai Verdi insomma – obietta il presidente liberale-radicale Marco Nobile – la politica comunale di milizia, la libertà di associazione e di opinione e la legittimità di far parte di associazioni della società civile “varrebbero solo per aderenti ad associazioni ambientaliste o, più in generale, di sinistra”. L'attenzione del comunicato si focalizza sulla posizione di Simone Gianini, che oltre a dirigere la mobilità cittadina presiede la Commissione regionale dei trasporti: “I risultati da lui portati in questi primi 8 anni di attività politica parlano da soli. Basta ricordare l’introduzione del trasporto pubblico del Bellinzonese con un’offerta più che raddoppiata in pochi anni e l’evidente miglioramento dell’infrastruttura al servizio dell’utenza, l’estensione delle zone 30 in tutti i quartieri del nuovo Comune, la realizzazione di numerosi collegamenti ciclabili e pedonali, così come la creazione sin dal 2012 di una Sezione della mobilità comunale che risponde alle richieste in tema di mobilità sostenibile e sicurezza della popolazione”. Quanto al Plr, conclude Marco Nobile, “è per una visione equilibrata dello sviluppo della mobilità e per avere ancora una libertà di movimento e di scelta del mezzo di trasporto, ciò che anche associazioni come l’Acs portano avanti in un dibattito costante e necessario. O, per non essere rimproverati di asseriti conflitti d’interesse, si può aderire solo all’Associazione traffico e ambiente?”.