Truffa processuale e falsità in documenti per un appalto di 130mila franchi cui aveva partecipato sostituendo la targhetta di un veicolo
Un capitolo di ‘Fresopoli’, il raggiro emerso nelle offerte per lo sgombero neve e di cui la ‘Regione’ aveva riferito per la prima volta il 3 dicembre 2018, approderà presto in tribunale. A processo davanti alle Assise correzionali, come riportato dalla Rsi, ci sarà un ex municipale di Olivone e anche di Blenio (dopo l'aggregazione) finito sotto inchiesta nel 2017 per aver manomesso la targhetta di un proprio veicolo sulla quale era riportato l’anno d’immatricolazione. Poiché il Cantone pretendeva l’uso di camion-frese non troppo datati, ossia costruiti dopo il 1995, la sua offerta per un appalto pluriennale di 130’000 franchi relativo al tratto di strada Olivone-Campra sarebbe stata esclusa in partenza avendo a disposizione un veicolo risalente al 1992. Sostituendo nel corso del 2016 la targhetta originale con una nuova indicante l’agosto 2001 (targhetta richiesta e ottenuta dalla ditta produttrice), pensava di farla franca. Qualcosa dev’essere però sfuggito al suo controllo considerate dapprima la denuncia, cui è seguita l’inchiesta penale condotta dalla procuratrice pubblica Raffaella Rigamonti, e la successiva decisione del Tribunale amministrativo cantonale di annullare la delibera. Dal canto suo la magistrata inquirente la scorsa estate è giunta alla conclusione che il 61enne sia colpevole dei reati di truffa processuale e falsità in documenti. Conclusione contenuta in un Decreto d’accusa che propone una pena pecuniaria sospesa di 4'200 franchi e una multa invece effettiva di mille per aver imbrogliato le autorità cantonali. Conclusione tuttavia impugnata dal diretto interessato che, patrocinato dall’avvocato Niccolò Giovanettina, dovrà quindi difendersi prossimamente davanti alle Assise correzionali presiedute dal giudice Amos Pagnamenta.