Il progetto Interreg Italia-Svizzera mira a una valorizzazione ambientale e culturale dei territori ora attraversati e connessi dalla galleria del San Gottardo
Il Museo più lungo del mondo (Mulm) “è finalizzato alla valorizzazione ambientale e culturale dei territori ora attraversati e connessi dalla galleria del San Gottardo”, si legge in un comunicato diffuso dal programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Svizzera che finanzia il progetto dal valore complessivo di 1,6 milioni di euro per la parte italiana e di 451mila franchi per la parte svizzera. Infatti, la galleria ferroviaria inaugurata nel 2016 ha “da un lato ha ridotto le tempistiche di collegamento tra Milano e Lucerna”, ma dall’altro “ha conseguentemente limitato, in una tipologia di visitatore 'veloce' e un po' distratto, la percezione dei territori attraversati”.
Il progetto triennale è partito a novembre 2020 e “ha dato avvio alle prime azioni previste all’insegna della riscoperta di un turismo lento, funzionale ad una piena valorizzazione dei territori attraversati secondo prospettive ecosostenibili e caratterizzato da una mobilità integrata, consentendo un avvicinamento e un raccordo culturale tra realtà confinanti, che ancora purtroppo interagiscono solo in misura limitata”.
Gli attori coinvolti sono numerosi: per la Svizzera si tratta dell'Ente regionale per lo sviluppo del Bellinzonese e Valli (capofila), dell'Otr Bellinzonese e Alto Ticino, dell’Associazione Museo di Leventina, dei Comuni di Serravalle e Faido, così come della Fondazione Pro San Gottardo e del Csg Swiss Railpark St. Gotthard. Mentre dalll'Italia partecipano il Consorzio Est Ticino Villoresi (capofila), il Museo della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, la Fondazione Museo Augusta e quella Museo del ciclismo Madonna del Ghisallo, il Parco Nazionale Val Grande, il Comune di Olgiate Olona e la società Le Rogge Srl. Concretamente il Mulm “rappresenta un vero e proprio museo territoriale dove i suoi hub sono rappresentatati dalle stanze museali all’interno dei siti interessati dal progetto e da corridoi a cielo aperto, strumenti come mostre, esposizioni, eventi diffusi sul territorio, percorsi specifici sapranno suggerire modalità – vecchie e nuove, tradizionali e innovative – di spostamento e viaggio con l’obiettivo di proporre il superamento di frammentazioni locali, amplificando i benefici derivanti da uno sviluppo congiunto nell’ambito di un’offerta culturale e di fruizione responsabile”.
“Progetti come questi rappresentano un’occasione imperdibile di sviluppo e crescita territoriale consapevole, capace di creare importanti strategie tra aree confinanti che non possono che trarre beneficio da una condivisione culturale ‘di prossimità’”, afferma il presidente del Consorzio Est Ticino Villoresi Alessandro Folli, citato nella nota. Per il presidente dell'Ente regionale per lo sviluppo del Bellinzonese e Valli Filippo Gianoni, grazie al Mulm “si intende valorizzare la linea alpina del San Gottardo con la sua storia e le sue peculiarità”. Questa linea ferroviaria “ha infatti permesso nei secoli un avvicinamento di popoli e di culture per vocazione storica già affine, che si intende attualizzare mettendo in rete varie attrattività e attori attivi sul territorio transfrontaliero per dar vita ad un prodotto turistico che porterà benefici sia al nostro territorio regionale, non da ultimo anche grazie al nuovo Treno Gottardo della Südostbahn Ag – che da dicembre transita con cadenza oraria sulla linea di montagna alternativamente verso Zurigo o Basilea e Bellinzona – ma anche al di là dei confini nazionali”, aggiunge Gianoni, pure citatao nel comunicato.
Si può seguire lo sviluppo del progetto Mulm sulle pagine web dei partner, sulla pagina https://progetti.interreg-italiasvizzera.eu nonché sul vero e proprio portale del Mulm che sarà presto realizzato dall’Ente regionale per lo sviluppo del Bellinzonese e Valli, in sinergia con tutti gli altri partner di progetto.