Grigioni

Ferrovia, riappare il miraggio della ‘Porta Alpina’

Anche l'investitore egiziano Samih Sawiris vorrebbe l'immediata costruzione della stazione sotterranea nel tunnel di base del San Gottardo

foto Ti-press
10 luglio 2020
|

Nei Grigioni si è riacceso l'entusiasmo politico per la Porta Alpina. Anche l'investitore egiziano Samih Sawiris vorrebbe l'immediata costruzione della stazione sotterranea nel tunnel di base del San Gottardo.

Ancora una volta si è trattato di una sorta di "atto di fede verso Porta Alpina" quello verificatosi nella sessione di giugno del Gran Consiglio retico a Coira: senza un solo voto contrario, il Parlamento ha approvato un postulato sul tema all'indirizzo del Governo cantonale. Il mandato chiede l'avvio di nuove trattative per la costruzione della stazione sotterranea nella galleria di base del San Gottardo.

Dagli scranni del Governo grigionese si è ripetuto quel che si sa da tempo: una stazione sotterranea situata a meno 800 metri rispetto a Sedrun, in Val Surselva (GR), ridurrebbe notevolmente la durata di viaggio verso le aree turistiche della regione del San Gottardo.

Le regioni del Gottardo e della Val Surselva potrebbero essere raggiunte molto più velocemente dall'area metropolitana di Milano, dal Ticino o, a nord, da Zurigo o Lucerna. L'idea che la stazione sotterranea possa trasportare frotte di turisti alla superficie terrestre sta facendo aumentare le pulsazioni nel settore turistico.

Le soste costerebbero nove milioni

Nel 2007 la Porta Alpina si è arenata per la prima volta. Dopo sette anni di pianificazione, Stefan Engler, ex membro del Governo dei Grigioni e ora membro PDC del Consiglio degli Stati, dichiarò pubblicamente che il progetto era troppo rischioso, sia dal punto di vista finanziario che operativo.

I treni percorrono la galleria ferroviaria più lunga del mondo: 57 chilometri ad una velocità media di 200 chilometri all'ora. Il tunnel è quindi attraversato in meno di 20 minuti. Pertanto le fermate alla stazione sotto il paese di Sedrun non sarebbero di semplice gestione.

Nel 2012 il Consiglio federale aveva annunciato la rinuncia temporanea della Porta Alpina. Dal canto loro le FFS avevano allestito un rapporto, su incarico del Cantone dei Grigioni, ed erano giunti alla conclusione che il funzionamento minimo della stazione sotterranea avrebbe portato ad un maggior costo annuale di nove milioni.

Un investimento miliardario

L'esperienza maturata nel frattempo con la Galleria di base del San Gottardo, entrata in funzione all'inizio nel mese di giugno del 2016, non ha sostanzialmente fatto aumentare le possibilità di realizzare la Porta Alpina. Molto è stato invece investito intorno all'ingresso della Galleria di base.

L'imprenditore egiziano Samih Sawiris ha costruito ad Andermatt (UR) alberghi e appartamenti di vacanza con circa 3000 posti letto. Inoltre ha iniettato molto denaro nell'ampliamento dell'area sciistica e ha incluso un collegamento verso l'altra parte del Passo dell'Oberalp, verso Sedrun, dove dovrebbe essere ubicato l'ingresso della stazione in caverna.

Non c'è quindi da stupirsi se il 63enne egiziano è da anni un fervente sostenitore della Porta Alpina. Dopo tutto, ha investito oltre un miliardo di franchi nell'Urserental e ha creato 700 posti di lavoro. In cambio, il Canton Uri gli ha concesso la cittadinanza onoraria.

Lo scetticismo rimane

Sono cambiate anche le condizioni quadro legali. Dall'entrata in vigore della Legge sul Fondo per l'infrastruttura ferroviaria (LFIF) nel 2014, la Svizzera è stata suddivisa in sei regioni. Queste devono concordare le proposte di ampliamento che presentano alla Confederazione.

I Grigioni devono perciò presentare i loro desideri ferroviari insieme ad altri sei cantoni della Svizzera orientale, i quali hanno già elaborato le loro proposte per il trasporto regionale 2030 e le hanno inoltrate alla Confederazione. Di una Porta Alpina non vi è traccia alcuna.

È necessario un nuovo progetto

Le FFS non si esprimono circa la costruzione di una galleria sotterranea. A Keystone-ATS hanno risposto di rivolgersi direttamente alla Confederazione, in quanto ente responsabile delle infrastrutture e dei servizi ferroviari.

Presso l'Ufficio federale dei trasporti, la situazione della Porta Alpina è rimasta quella di otto anni fa. Su richiesta, si rimanda al comunicato stampa del Consiglio federale del 2012 che annuncia la rinuncia temporanea all'accesso alla Galleria di base del San Gottardo.

Al suo interno si legge una dichiarazione che non rende facile la situazione ai sostenitori del progetto della stazione sotterranea. In pratica sarebbe necessario presentare un nuovo progetto con un'ulteriore verifica a livello di sicurezza e di funzionamento. La palla passa quindi ancora una volta al Governo dei Grigioni e alla pianificazione regionale della Svizzera orientale.

Per il momento, valgono le parole espresse dell'ex membro del Governo retico Stefan Engler nel 2007: "Una prossima generazione potrebbe far rivivere la visione con un nuovo concetto, forse un po' più generoso. I 15 milioni di franchi spesi sotto Sedrun per lo scavo delle future pensiline degli autobus sono ormai perduti.