Bellinzonese

Dramma di Gerlafingen, confermato l’arresto della madre

Sospettata di aver ucciso le due figliolette, la ticinese è accusata di omicidio plurimo intenzionale

I ceri e le candele lasciate da amici e conoscenti davanti alla casa di Gerlafingen
21 gennaio 2021
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Il Ministero pubblico del Canton Soletta ha confermato l’arresto in regime di detenzione preventiva della 38enne ticinese fermata sabato scorso a margine dell’uccisione delle sue due figliolette di 7 e 9 anni avvenuta nel loro appartamento di Gerlafingen. Come appreso dalla ‘Regione’ il magistrato inquirente responsabile delle delicate indagini ha ottenuto dal giudice dei provvedimenti coercitivi la conferma dell’arresto con l’accusa di omicidio intenzionale plurimo. La Procura solettese al momento non aggiunge altro, in particolare non specifica se altre persone siano oggetto di verifiche penali o chi sia stato nel frattempo interrogato.

Si scava nella relazione coniugale

Il dramma di Gerlafingen, ricordiamo, sta suscitando grande commozione al sud delle Alpi essendo entrambi i genitori originari della nostra regione: lei cresciuta nel Bellinzonese e lui della frazione airolese di Nante, dove amava recarsi con le bambine a trovare i familiari e in inverno a sciare, come fatto durante le recenti vacanze natalizie. Una particolare assistenza psicologica è stata predisposta dalle autorità d’Oltralpe a sostegno della sorella maggiore delle due piccole vittime, che ha 12 anni ed è la prima figlia avuta dalla donna da una precedente relazione. La ragazza non ha assistito all'uccisione trovandosi in quel momento, a quanto pare, col padre nell'alta Leventina. Gli inquirenti stanno in particolare scavando nelle pieghe della relazione coniugale, incrinatasi l’anno scorso e sfociata nella separazione e nel trasferimento di lei insieme alle tre bambine a Gerlafingen. La coppia aveva vissuto per molti anni nel Canton Berna dove il marito si era formato come ingegnere trovandovi anche lavoro.

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