Dopo il record negativo della primavera, un segnale incoraggiante durante la seconda ondata pandemica
Fino a oggi, durante la seconda ondata pandemica, zero decessi nelle quattro case per anziani gestite dalla Città di Bellinzona. Zero decessi mentre durante la primavera una delle quattro, la struttura di Sementina, si era piazzata in testa alla triste classifica cantonale con 21 morti, più i due registrati nel vicino Centro riabilitativo Somen, pure seguito dal Settore anziani comunale. Cifre che fecero gridare allo scandalo per presunte inadempienze, con tanto di servizi giornalistici, interpellanze, atti parlamentari, verifiche del medico cantonale, richieste di dimissioni, inchiesta amministrativa ordinata dal Municipio e segnalazioni al Ministero pubblico con conseguente apertura di un’inchiesta penale per omicidio colposo (tuttora pendente) a carico dei vertici del Settore anziani e della direzione medica delle due strutture.
Mentre in diverse residenze ticinesi per la terza e quarta età l'attuale bollettino è pesantissimo, Bellinzona vive la situazione inversa. Proprio nelle due strutture di Sementina durante la seconda ondata non si sono registrate infezioni da Covid. Contagi che non sono invece mancati, ma con cifre molto contenute, nelle altre due strutture comunali, ossia la Pedemonte e quella di piazza Mesolcina, dove in primavera non si erano registrati casi di positività. Evidentemente l’approccio generale al virus è migliorato a tutti i livelli rispetto a febbraio e marzo. E la nuova gestione delle procedure, dei movimenti interni, delle visite e del personale (comportamenti, sintomi, tamponi, quarantene e via dicendo) sta facendo la differenza. Probabilmente – ma spetta agli esperti dirlo – taluni errori, negligenze o leggerezze commessi nella prima fase pandemica hanno inferto una severa lezione da cui trarre adesso preziosi insegnamenti.