In paese si sono palesati dei contrari che potrebbero intralciare l'iter pianificatorio già attualmente in stand-by dopo l'esame preliminare del Cantone
Il sogno di veder completato il Villaggio della musica di Sobrio con una sala per concerti ha subìto una battuta d’arresto. L’iter pianificatorio per la modifica di Piano regolatore è al momento in stand-by, lasciando per ora i promotori in attesa di poter approfondire la progettazione avviata come noto dall’architetto Mario Botta. Architetto che recentemente ha perfezionato un progetto di base, trovando una nuova soluzione ridimensionata per quanto riguarda ampiezza e impatto paesaggistico. In questo modo i promotori – l’associazione Ars Dei – rispondono a una parte delle censure sollevate dal Cantone in occasione dell’esame preliminare per il cambiamento di destinazione necessario per il terreno individuato (di proprietà in parte comunale e in parte privata). Come sottolinea da noi contattato il sindaco di Faido Roland David, le criticità emerse riguardano infatti alcuni aspetti relativi all’ubicazione, all’inserimento paesaggistico e alla gestione del progetto, nonché alla sua sostenibilità. A proposito di questi ultimi temi, il presidente di Ars Dei Mauro Harsch, spiega che la gestione della struttura sarà affidata alla fondazione Amici del Villaggio della musica e all'associazione Ars Dei. Oltre ai membri di questi due enti, nel comitato di direzione è prevista la presenza di rappresentanti di conservatori e accademie di danza «in modo da garantire continuità anche in futuro». Le spese di gestione saranno peraltro contenute, aggiunge, grazie al fatto che si tratterà di una struttura funzionale. Oltre come detto alla sua ampiezza – con un palco di 120 m² e una platea di 150 spettatori per circa 10-15 manifestazioni pubbliche all’anno (da aprile a ottobre la struttura servirà per workshop, masterclass e prove) – anche il costo è stato ritoccato verso basso, per un totale di circa 3,5 milioni di franchi.
A proposito del finanziamento, Harsch sottolinea che l’incertezza della realizzazione mette il bastone tra le ruote ai promotori e ai potenziali finanziatori. L’attuale preoccupazione consiste nella possibilità che in fase di votazione sulla variante pianificatoria in Consiglio comunale vi siano degli ostacoli. Recentemente si sono infatti alzate più voci, continua Harsch, annunciando che intendono opporsi alla realizzazione del progetto preferendo mantenere il vecchio stabile comunale che un tempo ospitava il caseificio: tale struttura, ora adibita a deposito, dovrebbe infatti essere abbattuta per la realizzazione della sala concerti e dei posteggi adiacenti. «Da parte nostra siamo aperti al dialogo e preferiremmo che i contrari esplicitassero ora come la pensano, invece di creare lungaggini in seguito», afferma. Da parte del Municipio, aggiunge il sindaco di Faido, c’è la volontà di organizzare una serata pubblica per presentare l’esito della domanda preliminare, nonché per tastare il polso della gente. Ma a causa della situazione sanitaria ciò non è possibile al momento e la sua organizzazione slitta dunque a data da definire. Sul principio della realizzazione della sala per concerti, continua David, il Municipio non ha cambiato idea ma per continuare con la pianificazione andranno effettuati altri approfondimenti e valutazioni.
Nel frattempo, a metà ottobre, è andato all’asta in Pretura di Faido l’ex hotel presente a Sobrio e da tempo dismesso. A ritirarlo è stata BancaStato che, spiega Mauro Harsch, si è detta disposta a collaborare con l'associazione in modo da poter ipotizzare un suo riutilizzo futuro. Oltre a uno luogo idoneo ai concerti, Harsch ricorda infatti che mancano pure dei posti letto per poter ospitare dei gruppi numerosi di musicisti e di visitatori del Villaggio. «Ci troviamo spesso a dover rifiutare alcune richieste proprio per questo motivo», spiega. La ristrutturazione ipotizzata dai sostenitori del Villaggio della musica prevede la possibilità di disporre di circa 25 posti letto e la creazione di un negozio e di una chocolaterie sulla piazza.