Bellinzonese

Sala concerti di Botta: passo avanti con la pianificazione

Arrivato il preavviso del Cantone sul progetto previsto a Sobrio. L'auspicio dell'associazione Ars Dei è che qualcuno dia un futuro anche all'hotel all'asta

Da sinistra Mauro Harsch, Simonetta Sommaruga e Mario Botta durante la visita di settimana scorsa
17 luglio 2020
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«Un sasso che viene fuori dalla montagna», lo definisce Mario Botta nel video girato in occasione della visita privata a Sobrio della presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga, invitata a vedere gli spazi restaurati dall’associazione Ars Dei per organizzare masterclass musicali e concerti. L’architetto si riferisce al progetto di nuova sala per concerti che l’associazione vorrebbe realizzare nel paesino leventinese, al cui progetto definitivo sta lavorando proprio nel corso dell’estate. Come spiega da noi contattato il presidente Mauro Harsch, dopo i primi schizzi che avevamo pubblicato a febbraio va ora definendosi la forma della struttura che avrà l’obiettivo di ospitare alcuni concerti ma anche masterclass di compagnie teatrali, accademie di danza, cori, ecc. «Tra le due varianti che Botta aveva elaborato abbiamo optato per quella più arrotondata ridimensionandola un po’ in modo che lo spazio fosse diviso circa a metà tra la platea (con 150 posti a sedere) e il palco. In questo modo possono essere effettuati anche balletti e altre performance che richiedono spazio», spiega. A chi teme un luogo che attiri troppa gente nel villaggio di Sobrio, Harsch ricorda che l’obiettivo è quello di organizzare una decina di concerto all’anno (perlopiù nella bella stagione) e come detto renderla fruibile a compagnie che vogliono fare un piccolo ritiro a Sobrio. La forma che sbucherà dal terreno prevede una base di pietra e una parte superiore in legno, proprio per ricordare i materiali tradizionali utilizzati per realizzare gli edifici nella Traversa della Leventina.

Oltre ai nuovi passi sulla progettazione, vi sono anche novità relative alla pianificazione. Recentemente il Comune di Faido ha infatti ricevuto risposto alla richiesta preliminare per una variante del Piano regolatore relativa al cambio di destinazione (l’area situata all’imbocco del paese è già pensata per edifici di utilità pubblica). Il Dipartimento del territorio (Dt) ha infatti dato il suo preavviso chiedendo alcuni chiarimenti e alcune garanzie in particolare sull’inserimento paesaggistico, sulla gestione e sulla sostenibilità dell’opera. Come sottolinea il sindaco Roland David si tratta ora di valutare tali elementi con il pianificatore comunale e l’associazione Ars Dei. «Ci sono aspetti che vanno approfonditi ma il preavviso lascia presagire che ci siano possibilità per la realizzazione. Ora abbiamo gli elementi per poter continuare a lavorare», sottolinea David. Prima della variante definitiva - che sarà sottoposta anche al legislativo - l’iter pianificatorio prevede l’organizzazione di una serata pubblica per informare gli abitanti sul preavviso del Cantone e sui prossimi passi da intraprendere.

L'ex albergo va all'asta

Se tutto proseguirà senza intoppi, Ars Dei potrà dedicarsi alla raccolta di fondi. Alcuni contatti sono già stati presi ma Harsch fa notare che diversi enti non si vogliono esprimere finché la pianificazione non sarà a posto (4,5 i milioni ipotizzati per il progetto). L’appello dell’associazione è anche a potenziali interessati all’acquisto dell’ex albergo situato sulla piazza di Sobrio che andrà all’asta il 13 ottobre alle 11 alla Pretura di Faido. L’associazione non dispone dei fondi necessari ma il loro auspicio è che qualche interessato lo acquisti e lo ristrutturi in modo da ovviare alla carenza di posti ricettivi per gruppi che potrebbero essere interessati al turismo legato all’escursionismo e alla musica.

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