Bellinzonese

Camorino ‘sacrificato’ per favorire Castione e Bellinzona

Confermati i timori dell'ex sindaco Donadini: il quartiere è destinato a perdere 30'000 metri quadrati di zona artigianale

Portale nord di AlpTransit sotto il Ceneri: nel rendering domina il verde
29 novembre 2020
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Si conferma quanto ipotizzato nelle scorse settimane dall’ex sindaco di Camorino, Carlo Donadini, e quanto riportato dalla ‘Regione’ il 1° novembre. Nell’ambito della realizzazione delle nuove Officine Ffs di Castione e della conseguente cessione di metà comparto industriale cittadino al Comune di Bellinzona e al Cantone, la Città ha “indicato al Consiglio di Stato di valutare la possibilità di elevare a zona Sac, nel quartiere di Camorino, 30'000 metri quadrati di terreno attualmente occupati dal cantiere Alptransit” e a suo tempo inizialmente destinati a ritrovare il loro originario utilizzo quale zona artigianale, uso perso con l’insediamento appunto del cantiere ferroviario. Trasformare quei 30’000 metri quadrati in zona agricola pregiata – rammenta il Municipio cittadino rispondendo a due interpellanze – consentirebbe alle Ffs di mettere in cascina una parte della compensazione agricola necessaria per l’uso industriale che farà a Castione di sette ettari di terreno Sac.

Donadini lamentava il fatto che così facendo Camorino perderebbe il diritto di vedere un giorno ampliata la propria zona artigianale situata oltre la strada cantonale, ossia fra la rotonda del Fust e la Sezione circolazione; il Municipio cittadino ricorda tuttavia che la superficie oggi ancora occupata dal cantiere AlpTransit “è sottoposta a Zona di pianificazione già in previsione di essere convertita in terreno agricolo come da volontà anche dell’allora Municipio di Camorino”. Il quale, riconoscendo la necessità di vedere completamente verde il comparto a ridosso del portale nord della nuova galleria ferroviaria, confidava appunto di poter ampliare – ma altrove, poco distante – l’esistente zona artigianale. Così, con ogni probabilità, non sarà: sebbene il Municipio cittadino parli di “un’indicazione di disponibilità di principio” da esso comunicata nel giugno 2019 al governo cantonale, il quale aveva quindi informato le Ffs cui compete reperire le superfici di compenso agricolo, le cose sembrano ormai fatte, essendo peraltro volte non solo a “favorire nel contempo la realizzazione del nuovo stabilimento industriale a Castione”, ma anche “la liberazione in centro città di 120'000 mq per uso misto, di cui 60'000 di proprietà pubblica per l’insediamento di un parco tecnologico, attività amministrative, di ricerca e formative, anche universitarie”.

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