Bellinzonese

‘Liceo alle Officine e coprire la seconda pista di ghiaccio’

Bellinzona: mozione interpartitica (Ppd, Plr, Sinistra, Lega/Udc e indipendenti) chiede il riordino generale del comparto Torretta

Il Centro sportivo con la 'pistina' di ghiaccio open
17 novembre 2020
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Cogliere subito l’occasione del Programma d’azione comunale (Pac che getta le basi pianificatorie della nuova Bellinzona a medio e lungo termine) per avviare tempestivamente un concorso urbanistico (masterplan) relativo al comparto della Torretta di Bellinzona compreso tra il futuro semisvincolo e l’area militare Amp di viale Motta. E questo suggerendo, in primis, il trasferimento del Liceo (o della Commercio) nel futuro nuovo Quartiere Officine e il completamento del Centro sportivo cittadino con la copertura della seconda pista di ghiaccio. Sono, questi, i contenuti principali di una mozione interpartitica depositata ieri, primo firmatario il Ppd Davide Pedrioli seguito dai capigruppo Plr, Sinistra e Lega/Udc e da una quindicina di consiglieri di varie formazioni.

‘Non interesse generale’

La premessa considera il parco fluviale cittadino, “dove la relazione tra lo sviluppo urbanistico e il fiume Ticino nello scorso secolo è stata vissuta come tema di non interesse generale”. Conseguenza: “Ci si è limitati a considerare questo grande spazio vuoto come disponibile per tutto”. Tant’è che nel tempo vi hanno trovato sede dapprima un aeroporto, poi sostituito da una caserma infine diventata Scuola cantonale di commercio attualmente in fase di ampliamento; quindi il Liceo che scoppia da diversi anni e il cui atteso ampliamento tarda a concretizzarsi; completano l’opera Stadio, Bagno pubblico, Scuole medie, Palasport, Espocentro, nuova palestra provvisoria, Centro Gioventù e Sport e, ultimi arrivati, Parco urbano e nuova sede Irb a sua volta ampliabile.

‘Disordine funzionale’ da correggere

Un accumulo di edifici, decennio dopo decennio, che la mozione riassume con il concetto di “disordine funzionale”. Da qui la richiesta affinché si approfitti del Pac per “definire le priorità del comparto e successivamente, coinvolgendo tutti gli attori presenti e i cittadini, elaborare un utilizzo dell’intero comparto”. Perché una moderna pianificazione, viene specificato nella mozione, “deve uscire dalla logica del semplice assemblaggio di situazioni settoriali”.

Prima, sei quesiti da risolvere

Sei, per cominciare, i punti strategici, o quesiti, che secondo i mozionanti vanno approfonditi dando una risposta che indichi la via della futura pianificazione. Primo, le due scuole medie superiori (Liceo e Commercio) devono continuare a rimanere solo in parte lungo il fiume Ticino, ossia distanti dalla stazione ferroviaria di Bellinzona; per contro, eventuali sviluppi devono poter avvenire nel previsto nuovo Quartiere Officine nel quale Città e Cantone prevedono in effetti l’inserimento di formazione. I mozionanti non lo scrivono esplicitamente, ma lasciano intendere che questa via potrebbe essere percorsa più facilmente dal Liceo, visto che l’ampliamento della Commercio lato fiume è nel frattempo quasi ultimato. In alternativa, viene da pensare, si potrebbe ipotizzare uno scambio di sede (arrocco) fra Liceo e Commercio, inserendo quest’ultima nel nuovo Quartiere Officine, situato sotto la stazione ferroviaria, considerando che è frequentata da centinaia di allievi che giungono quotidianamente anche dal Sottoceneri affrontando trasferte oltremodo lunghe.

Centro sportivo ‘con deficienze funzionali’

Secondo punto da approfondire, lo Stadio comunale: “Considerando il nuovo contesto cantonale che vedrà la realizzazione di uno stadio di livello nazionale a Lugano, resterà a lungo termine a ridosso del centro cittadino di Bellinzona”. Terzo punto, il Centro sportivo: “Presenta deficienze funzionali che vanno ora corrette, copertura della seconda pista di ghiaccio in primis. È ora – sottolineano i mozionanti – che la Città ponga mano al miglioramento del Csb, costruito come ‘alternativa economica’ del primo pregevole progetto elaborato dall’architetto Lio Galfetti”.

Ristorazione da affinare

Quarto punto, rivalutare l’attuale funzionalità generale delle varie infrastrutture comunali, migliorando ad esempio la coordinazione dei servizi di supporto come quello della ristorazione. Quinto punto: essendo il comparto ormai prossimo alla saturazione, “manca una gerarchia delle varie utilizzazioni, che va ridefinita da Municipio e Consiglio comunale con una valutazione generale dei bisogni territoriali (Irb compreso) a lungo termine”. Sesto e ultimo punto, ridefinire il rapporto fra questo comparto e il nuovo semisvincolo, che avrà la valenza di nuova porta d’accesso veicolare sud alla città. Parole d’ordine: priorità, ordine e qualità. Il tutto coinvolgendo anche Cantone e Consorzio correzione fiume Ticino, quest'ultimo proprietario di ampie porzioni di terreno golenale, “affinché i loro progetti siano coordinati nella pianificazione comunale”.