Per il comparto Sottomontagna il Municipio intende prendere decisioni più ferree per far fronte ai continui eccessi di velocità rilevati dai radar amico
Ancora troppi automobilisti non rispettano i limiti di velocità sulle strade di Cadenazzo. È quanto emerge dai dati delle installazioni del radar amico sul territorio comunale: anche nel 2020 si conferma la tendenza negativa osservata negli ultimi anni, con numerosi eccessi accertati dai rilevatori di velocità che non vengono però utilizzati dalla Polizia per infliggere multe. Tante le faccine tristi apparse sui pannelli digitali in via Al Pian, via Sottomontagna e via dei Boschi: tre strade da tempo particolarmente toccate dal traffico, in prevalenza parassitario. In particolare nelle ultime due vie elencate (collegate tra loro e sulle quali vige il limite di 30 km/h), è stato registrato il maggior numero di infrazioni. La situazione più critica è stata rilevata in via ai Boschi: nel mese in cui è stato installato il radar amico (dal 28 luglio al 28 agosto), il limite di velocità è stato superato nella misura del 56% dei passaggi totali, con 1’441 rilevazioni sopra i 40km/h (in tre occasioni si è circolato sopra i 60 km/h). Migliore, ma comunque problematica la situazione in via Sottomontagna: dal 3 marzo al 17 aprile, 6'000 passaggi (39,8% di quelli totali) sopra i 30km/h, dei quali 709 sopra i 40 km/h (7 casi sopra i 60 km/h). Una situazione che induce il Municipio a ulteriori valutazioni per migliorare la sicurezza in una zona residenziale e inserite nel percorso casa-scuola. «Prossimamente avremo un incontro con il comandante della Polizia comunale di Bellinzona, perché vi sono effettivamente troppi abusi, in particolare in questo comparto col limite di 30 km/h – dichiara alla 'Regione' Renzo Marielli, vicesindaco e capodicastero Sicurezza pubblica e Educazione –. Posso anticipare che, data la situazione, su entrambe le vie verranno prossimamente effettuati dei controlli radar a tutti gli orari. Anche nella fascia serale, poiché le infrazioni non sono unicamente riconducibili ad automobilisti di passaggio, ma anche a persone residenti».
Numerosi gli eccessi di velocità anche sulla strada Al Pian, dove il limite vigente di 50 km/h non è stato rispettato nella misura del 21,7% (6'801) sul totale dei 31'272 passaggi rilevati tra il 20 aprile e il 18 giugno.
Tornando al comparto residenziale Sottomontagna, il problema del traffico parassitario permane da anni nonostante il divieto di transito per i non residenti, con l'eccezione del servizio a domicilio (modalità che vale anche in via Al Pian). Tra le ipotesi del municipio, vi è quella di piazzare delle telecamere all'imbocco di via Sottomontagna e via dei Boschi (che controlleranno il traffico in direzione di Locarno) al fine di identificare la targhe dei furbetti che non rientrano tre quelle autorizzate al transito. «Negli orari di punta, quando si formano le colonne sulla strada cantonale, stimiamo che circa il 60-70% dei passaggi è riconducibile a persone non residenti. Ciò che non ci sta bene essendo quella una zona residenziale».
Una prima proposta elaborata l'anno scorso dal Municipio prevedeva di posare, insieme alle telecamere, un cartello di divieto di transito tra le 16 e le 19 per i non domiciliati agli incroci tra di via Sasso Corbaro e via Prati Grandi e via Sasso Corbaro e via Sottomontagna. Un progetto che non è stato accettato dell'Ufficio cantonale della segnaletica stradale e degli impianti pubblicitari (Usip) in quanto in quella fascia oraria vi sarebbe stato un divieto totale di accesso, eccetto per i residenti, in tutte le entrate del comparto Sottomontagna. Con la nuova proposta, il Municipio prevede di mantenere il divieto di transito con l'eccezione del servizio a domicilio su via Sottomontagna e via ai Boschi, ma consentendo sempre l'accesso alla zona, ad esempio per i genitori degli allievi della scuole e gli avventori dei bar, dalla strada cantonale e dalla rotonda della stazione Ffs.