Sempre più frequenti le code sulla strada cantonale del Monte Ceneri; per evitarle gli automobilisti scelgono scorciatoie problematiche
Cadenazzo fa ancora parlare della sua problematica situazione viaria. Dalle strade sul piano, ora anche in collina: i disagi legati al traffico nel Comune sono noti, gli automobilisti per aggirare le code sulle strade principali si infilano in strade secondarie, o strade riservate a confinanti autorizzati e pure in strade di montagna. È quanto succede anche in zona Precassin, dove da un po’ di tempo il traffico è notevolmente aumentato, tanto da spingere i cittadini a scrivere al Municipio per chiedere d'intervenire. Il problema è generato da automobilisti che, incolonnati sulla vecchia strada cantonale del Monte Ceneri, si avventurano sulla strada secondaria che dal cavalcavia del Ceneri arriva fino all’incrocio di via Al Precassin e via Carà, proseguendo poi fino alla strada cantonale.
Un afflusso di traffico notevole che crea problemi agli abitanti della zona, che a causa del traffico, per raggiungere la propria dimora devono percorrere la strada cantonale del Monte Ceneri e seguire il flusso delle auto “l’altra sera ho impiegato 15 minuti dall’inizio di via Al Precassin fino a casa”, scrive un residente della via. “Azzerare definitivamente il transito è impossibile, ma chiediamo di posizionare delle cunette prima del nostro nucleo, che purtroppo è fuori dalla zona 30 km/h”, scrivono abitanti della zona in una lettera indirizzata al Municipio di Cadenazzo a cui chiedono d'intervenire. «Le auto non dovrebbero passare da quella strada, dove solo in due punti possono incrociarsi due veicoli», rimarca Renzo Marielli, vicesindaco e capodicastero Sicurezza pubblica ed educazione. Interpellato dalla ‘Regione’ il municipale risponde che una soluzione possibile potrebbe essere la posa del cartello ‘Confinanti autorizzati’: «Probabilmente sarà il primo tentativo che faremo, anche se, va detto, la procedura di pubblicazione ha i suoi tempi», osserva. «Comunque nel corso dell’inverno cercheremo di trovare una soluzione definitiva», aggiunge. Chiediamo quindi se l’opzione di posizionare delle cunette, suggerita dagli abitanti della via, potrebbe essere attuabile. «Potrebbe essere una buona idea ma va anche considerato che è una strada in salita e in inverno ci sarebbero problemi con il passaggio della cala neve», fa presente Marielli.
Scendendo in piano la situazione non è migliore, anzi. Il problema nei pressi delle scuole è noto e persiste. Traffico parassitario nelle ore di punta e troppi genitori che accompagnano i figli in auto sono all’origine dei disagi. Attualmente, nell’area scolastica vige ancora il limite di 50 chilometri orari «prossimamente avvieremo la procedura per i 30 km/h. L'iter richiederà due o tre mesi». Inoltre verranno apportate altre modifiche, alcuni posteggi verranno spostati per creare una zona sicura per i bambini. «Stiamo progettando adesso i dettagli», spiega il vicesindaco. Negli scorsi giorni, nell’ambito di un incontro con il Comandante della Polizia comunale di Bellinzona, Ivano Beltraminelli, il Municipio di Cadenazzo ha fatto notare quali sono i problemi di traffico, soprattutto parassitario che toccano varie zone del Comune. Il comandante ha fornito rassicurazioni riguardo ai controlli di polizia che verranno aumentati. Con il comandante sono stati discussi anche i punti più critici ed è stato deciso che l’unica soluzione attuabile è d'introdurre controlli radar a sorpresa nelle zone più problematiche.
Settimana prossima vi sarà un incontro con i Comuni di Lumino, S. Antonino e Arbedo-Castione per discutere dei problemi comuni legati al traffico e dei compiti che la polizia è chiamata a svolgere sul territorio. «Anche loro, come noi, hanno problemi di traffico nei pressi delle scuole; troppe auto ingorgano le zone adiacenti negli orari d'inizio e di fine delle lezioni. Sarebbe facile risolvere il problema: basterebbe che chi abita nei pressi della struttura accompagnasse i figli a piedi», rileva Marielli.
«Il nostro Comune soffre per il traffico su più fronti, dal piano alla collina, dal Ceneri alla Cadenazzo-Gudo», osserva il municipale. La strada Ala Campagna-Via Stradonino che attraversa il Piano di Magadino, è in effetti una valvola di sfogo e lì il traffico continua ad aumentare. I cittadini che abitano vicino al ponte all’imbocco della strada, si lamentano per il rumore provocato dalle giunture del manufatto quando questo viene attraversato. «Comprendiamo il grosso disagio di chi abita nelle vicinanze. Purtroppo su quella strada, che in realtà è di campagna, il traffico continua ad aumentare», riconosce Marielli. Per migliorare la situazione sarebbe necessario risanare il manto del ponte utilizzando un catrame fonoassorbente, ciò che per ora è escluso a causa dei costi. «La nostra speranza è che da dicembre, con l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri, il traffico possa diminuire considerevolmente», sgravando un po' le strade dal traffico che sta soffocando il Comune.