Bellinzonese

Castelli: dimezzato il buco grazie a una gestione oculata

Gli avanzi del 2018 e del 2019 hanno permesso di far entrare nelle casse comunali 100mila franchi, circa la metà di quanto stanziato per sanare il deficit

Ti-Press
25 agosto 2020
|

La Città di Bellinzona recupera 100mila franchi – dei 194mila che erano stati inseriti nel Preventivo 2018 quale quota parte per la copertura del disavanzo accumulato nella gestione dei Castelli tra il 2010 e il 2017 – grazie a una gestione 2018 e 2019 che ha consentito di registrare un avanzo di 300mila franchi, equamente ripartito tra Città, Cantone e Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat). "Nel 2018 la gestione dei Castelli da parte di Otr-Bat con la supervisione della Città ha dato esiti positivi ed ha chiuso con un utile a fine anno di oltre 120mila franchi. Negli scorsi giorni il Municipio è stato informato che la revisione dei conti 2019 di Otr e della gestione Castelli è stata ultimata e che, per il secondo anno di fila, registra un risultato positivo, che si attesta a oltre 180mila franchi", scrive l'Esecutivo di Bellinzona in un comunicato odierno esprimendo soddisfazione per quanto conseguito dalla direzione e dal personale di Otr-Bat in collaborazione con la Città.

«Il risultato finanziario ci soddisfa ed è in linea con quanto ci siamo impegnati a fare quando abbiamo chiesto lo stanziamento del credito in Consiglio comunale per coprire il disavanzo - sottolinea il sindaco Mario Branda da noi contattato -. Siamo contenti che i risultati compensino almeno in parte quello che abbiamo chiesto a suo tempo». Per quanto riguarda l'impiego di possibili utili nel corrente anno e per quelli a venire, Branda spiega che andranno fatte le debite considerazioni. "Valuteremo assieme agli altri partner se non sia il caso di creare un fondo in cui convogliare eventuali utili da dedicare alla gestione dei Castelli", precisa. La fine del 2019 ha segnato di fatto il passaggio di consegne tra Otr-Bat e Città relativo alla gestione dei tre manieri Patrimonio Unesco, come sancito dalla nuova convenzione entrata in vigore lo scorso 1° gennaio e sottoscritta tra Comune e Cantone, che ne è proprietario.

La nuova convenzione (che potrà avere una durata fino a cinque anni), prevede che Otr-Bat continui a essere coinvolto nella gestione dei Castelli, e in particolare per quanto riguarda gli aspetti operativi. A proposito dei risultati raggiunti negli ultimi due anni (ovvero dopo che il nuovo direttore e il nuovo responsabile finanziario hanno segnalato il buco finanziario accumulato negli anni precedenti), il direttore Otr-Bat Juri Clericetti spiega alla 'Regione' che sono stati possibili grazie a una gestione oculata. Ovvero facendo attenzione a spendere secondo le proprie possibilità e non oltre. Ad aiutare, aggiunge il direttore, è stata anche l'internalizzazione della contabilità, che fino al 2017 veniva demandata a un ente esterno. «In questo modo era possibile seguire da vicino le uscite e avere una visione più diretta e attenta», spiega Clericetti. Sono state necessarie anche delle rinunce? «In realtà no - risponde -, abbiamo lavorato con partner sul territorio per proporre un programma di attività e mostre interessante e di qualità».

Una mostra in meno ma congressi e conferenze

Clericetti fa notare che nei primi sei mesi del 2019 non si sono svolte mostre a Castelgrande poiché fino al termine del 2018 non era chiaro come sarebbe evoluta la gestione allo scadere della convenzione decennale (poi prolungata per un anno). «Una mostra in meno corrisponde a meno spese ma anche meno ricavi. È però interessante notare che in quei mesi la Sala Arsenale è stata affittata per eventi legati a conferenze e congressi di aziende. Un impiego di questo tipo oltre alle entrate dirette genera indotto sul territorio, ad esempio nel settore alberghiero». Un impiego che potrebbe essere valutato anche in futuro parallelamente all'organizzazione di esposizioni.

Soppressa la Fondazione Castelli di Bellinzona

Il cosiddetto 'buco' di 580mila franchi nella gestione dei Castelli «è una battaglia che abbiamo portato avanti per mesi, dopo aver reso pubblica noi la problematica», sottolinea il presidente sezionale della Lega di Bellinzona Sacha Gobbi commentando il comunicato della Città. Una svolta positiva, aggiunge Gobbi, è stata rappresentata dal cambio ai vertici della presidenza e della direzione. «Lo dimostra il fatto che dopo la loro partenza ci sono stati buoni risultati con degli utili», aggiunge complimentandosi con chi ha preso il loro posto e si è messo al lavoro per ottenere tali risultati. Un'altra critica tra quelle sollevate dalla Lega con varie interpellanze e prese di posizioni, era relativa allo scopo e all'attività della Fondazione Castelli di Bellinzona. È notizia di qualche settimana fa, stando a quanto si legge sul Foglio ufficiale del 29 luglio, che nel frattempo è stata soppressa. Ulteriori spiegazioni sono attese prossimamente.

Passo avanti per la progettazione definitiva del rilancio

C'è l'accordo di principio del Cantone a sostenere la metà del costo della progettazione definitiva per il progetto di rilancio dei Castelli, denominato "Fortezza di Bellinzona". La risposta del governo a quanto richiesto dal Municipio è giunta proprio negli scorsi giorni e rappresenta un passo avanti verso la concretizzazione di quanto proposto dallo studio Erlebnisplan di Lucerna. Come ricorda Branda da noi interpellato, ora sia il Consiglio di Stato che il Municipio dovranno definire nel dettaglio il messaggio per la richiesta di credito, che sarà pronto verosimilmente nel corso dell'autunno. Il costo della progettazione definitiva si aggira attorno a 1,8 milioni di franchi.