Bellinzonese

Rumori molesti, 'per Bellinzona serve un regolamento unico'

Il gruppo Ppd chiede al Municipio di elaborare una singola normativa per tutto il comprensorio della Città

Attualmente valgono ancora le direttive emanate dai tredici vecchi Comuni
22 luglio 2020
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“Rumori molesti: quali regole vigono nel nuovo comune di Bellinzona?". Questo la domanda di fondo che i consiglieri comunali del Ppd pongono al Municipio di Bellinzona: attraverso un'interrogazione, i popolari-democratici mettono in luce la confusione che vige nell'attuale regolamentazione comunale in materia di gestione dei rumori molesti, in particolare quelli legati a tosaerba e motoseghe. "In quest’ottica - si legge nel testo dell'interrogazione - i rumori molesti sono rimasti nelle direttive emanate dai tredici vecchi Comuni che di regola erano delle Ordinanze municipali, che tenevano conto delle specificità locali. Ora c’è un certo disordine in quanto non sempre il cittadino riesce ad avere semplici risposte a semplici domande in materia di fasce orarie e giorni dove si possono utilizzare gli attrezzi da giardino o altro che faccia rumore. In fine dei conti, senza banalizzare, si tratta di tener conto delle indicazioni del Cantone e di scegliere tra le ordinanze municipali virtuose di altre città ticinesi". All'Esecutivo si domanda quindi se non crede che si debba ora procedere con l’elaborazione di una nuova normativa unica per tutto il Comune.