Vacanze "imposte" nella settimana di Pasqua e procedure per l'elezione delle commissioni del personale e di previdenza sotto la lente
Le consigliere comunali Mps Angelica Lepori e Monica Soldini sollevano una serie di criticità sul trattamento riservato ai dipendenti della Città di Bellinzona e lo fanno attraverso tre diverse interpellanze inoltrate al Municipio. A proposito dei quattro giorni di vacanza che tutti i dipendenti hanno dovuto fare durante la settimana di Pasqua (in pieno periodo pandemico), le consigliere contestano il fatto che il Municipio abbia consultato il Fronte unico dei dipendenti (Fud) ma non l'altra associazione nata lo scorso autunno: 'La Voce del Personale',che riunisce un centinaio di dipendenti su un migliaio in totale. Il datore di lavoro, sottolineano facendo riferimento a una sentenza del Tribunale federale del 2017, prima di adottare decisioni deve sentire tutte le organizzazioni che rappresentano i lavoratori. E quindi chiedono se la 'La Voce del Personale' sia stata consultata e quali fossero le posizioni di Commissione del personale, Ocst e Vpod (che insieme costituiscono il Fud).
Citando il bollettino di questo mese dell'associazione 'La Voce del Personale', le interpellanti riportano poi che a proposito della nuova cassa pensione "non si è invero proceduto a una vera e propria votazione per la designazione dei delegati nella Commissione di previdenza… Il Municipio ha interpellato la commissione del personale in merito alla designazione dei rappresentati dei dipendenti in seno alla Commissione di previdenza. A fronte della comunicata disponibilità di quattro persone per quattro posti disponibili, il Municipio ne ha preso atto inserendo gli stessi - senza variazione – nella Commissione di previdenza".
Le due consigliere chiedono pertanto perché non siano state indette delle regolari elezioni per la designazione dei rappresentanti di questa commissione ma voglio anche chiarezza sulle elezioni di quella del personale. "Contrariamente a quanto fatto per la procedura delle elezioni politiche, il Municipio e il dinamico segretario comunale, al momento della scadenza del termine per la consegna delle liste (lunedì 15 giugno 2020 ore 16.00) non hanno informato in nessun modo il personale o i rappresentanti delle liste su quante liste e quanti candidati erano stati presentati. In particolare, il termine di giovedì 18 giugno 2020 è trascorso senza che il personale avesse diritto di sapere quanti e quali candidati sono stati dichiarati proponibili", sottolineano. "Un atteggiamento molto poco trasparente (in linea con quanto fatto in questi anni in materia di gestione del personale) che fa nascere tra il personale molti dubbi", aggiungono Lepori e Soldini domandando lumi sulla procedura e sul ruolo avuto dal segretario comunale.