Il governo rispondendo all'Mps ritiene che i Nem vivano in condizioni rispettose delle norme vigenti. Dovrà essere chiuso quando partirà il vicino cantiere
Per un'altra estate il bunker sotterraneo della Protezione civile di Camorino accoglierà provvisoriamente i cosiddetti Nem, uomini stranieri soli nei cui confronti l'autorità federale ha adottato una decisione di non entrata in materia, o con un termine di partenza scaduto, per i quali il diritto federale prevede il solo aiuto d'urgenza. Rifugio della Pci, quello di Camorino, più volte finito sotto i riflettori di gruppi che ne chiedono la chiusura non ritenendolo adatto ad accogliere persone per diverse settimane. Di fronte all'interrogazione del Movimento per il socialismo, che nel giugno 2019 riproponeva la richiesta di chiusura, a un anno di distanza il Consiglio di Stato risponde picche. Tali strutture - premette il governo - sono state "regolarmente autorizzate dagli enti/uffici competenti e offrono soluzioni alloggiative ritenute dignitose seppur ristrette".
A mente del CdS "non si tratta di 'condizioni di vita precarie e indegne', come definite nell'interpellanza, benché certamente le camerate a Camorino non siano una soluzione troppo confortevole, soprattutto per soggiorni di lunga durata". Le persone presenti "possono comunque uscire ed entrare dalla struttura quando lo desiderano, ma vi devono pernottare per beneficiare del forfait di sostentamento erogato quotidianamente". Possono inoltre usare quotidianamente l'adiacente casetta gialla dotata di cucina, bagno, spazio comune e connessione wi-fi. "Nessuna segregazione dunque", assicura il governo ribadendo che "possono spostarsi senza limitazioni". A ogni modo la struttura sotterranea "viene pulita due volte alla settimana da un'inserviente, mentre la pulizia quotidiana viene svolta dagli ospiti". Oltre alla lavanderia settimanale si aggiunge poi il servizio infermieristico, con presa a carico d'urgenza se necessario.
Quanto alla disponibilità complessiva cantonale di posti per richiedenti l'asilo, attualmente se ne contano 420 mentre il previsto potenziamento mira ad averne 600-700; anche per questo motivo - scrive il CdS - non è al momento prevista la chiusura di Camorino. Peraltro, se da una parte "abbiamo la necessità di trovare nuove strutture per poter migliorare la capacità ricettiva", dall'altra occorrerà pure trovare una soluzione alternativa per questa struttura, quando dovrà essere chiusa per consentire la realizzazione nelle immediate vicinanze del previsto centro polifunzionale destinato all'alloggio di richiedenti l'asilo. In quel contesto gli spazi del rifugio Pci saranno riorganizzati diventando parte del nuovo centro.