La chiusura del contestato centro è solo uno dei punti che diverse associazioni chiedono di attuare per migliorare le condizioni di vita dei richiedenti l'asilo
Migliorare le condizioni di vita e di integrazione delle persone sottoposte alla Legge sull’asilo in Ticino. È questo lo scopo della petizione presentata oggi al Gran Consiglio da tredici associazioni – e numerosi cittadini – che si occupano anche della solidarietà nei confronti dei richiedenti l'asilo, sottoscritta per celebrare concretamente la giornata internazionale dei diritti umani.
Questi i punti che si chiede di attuare:
1. Chiusura immediata del bunker di Camorino.
2. Riduzione immediata del sovraffollamento nei centri che ospitano persone sottoposte alla legislazione sull’asilo
3. Attivazione della rete di famiglie disposte ad ospitare le persone suddette anche per brevi periodi
4. Messa a disposizione di possibilità lavorative, almeno per lavori di pubblica utilità
5. Applicazione per le condizioni di alloggio, abbigliamento, sussistenza e simili dei criteri minimi previsti dalla conferenza Svizzera dell’istituzione dell’azione sociale delle istituzioni dell’azione sociale (Cosas)
6. Libero accesso nei centri per rifugiati per i medici, infermieri, assistenti sociali e avvocati
7. Applicazione delle medesime condizioni di vita per tutti rifugiati, indipendentemente dal loro statuto giuridico
8. Istituzione di un servizio di ispettorato riguardante le condizioni di vita dei rifugiati designato dall’organizzazione svizzera per i rifugiati (Osar) e per verificare il rispetto delle condizioni per le entità appaltatrici
9. Sostegno psicologico per l’elaborazione dei traumi
10. Divieto di interventi notturni e senza preavviso da parte della Polizia negli alloggi dei rifugiati