Un cittadino ci racconta quanto pattume raccoglie regolarmente ed elabora una proposta per la Città: creare un team di pattugliatori ecologici
Complici le belle giornate e il clima quasi estivo, nonché la presenza di più persone che esplorano il territorio, alcuni luoghi di Bellinzona negli ultimi tempi hanno iniziato a riempirsi di rifiuti. Ci riferiamo in particolare alla zona golenale del fiume Ticino, nei pressi del ponte rosso che collega il quartiere di Pratocarasso a Galbisio. Un fenomeno che aumenta nel fine settimana e quando è bel tempo, come conferma da noi contattato il comandante della Polizia comunale di Bellinzona Ivano Beltraminelli. Rispetto al solito, riconosce Beltraminelli, sono giunte più segnalazioni e sono stati riscontrati più rifiuti abbandonati. Sul tema il consigliere comunale dell'Unità di Sinistra Henrik Bang ha pure interpellato il Municipio, soprattutto in vista di un'estate con un afflusso di gente maggiore del solito.
Nessuna multa per littering è però stata comminata nella zona in questione. Come fa notare il comandante, gli agenti si trovano dinanzi al fatto compiuto ed è quindi praticamente impossibile risalire a chi ha lasciato nella natura bottiglie di vetro, di plastica, lattine e carta di vario tipo. Ne sa qualcosa Christian Polti, cittadino bellinzonese che accetta di raccontarci la sua esperienza. Passeggiando regolarmente in zona con il cane, Polti s’imbatte di continuo in rifiuti abbandonati e bidoni straripanti. Dispiaciuto per l’immagine che emerge di quest’area naturale ha iniziato a raccogliere quanto trovava sul suo cammino. “Riempio circa un sacco grande della spazzatura alla settimana, ma dipende dal periodo”, aggiunge, precisando di aver già affrontato il tema con il Consorzio correzione fiume Ticino, che si occupa della pulizia degli argini (sommergibile e insommergibile). I loro operai svuotano i bidoni una volta alla settimana poiché non hanno le risorse per fare di più.
I rifiuti lasciati in giro, magari all’interno di sacchetti, vengono sparpagliati nottetempo da animali selvatici, volpi e in particolare ratti, come ha notato Polti stesso. “È un peccato visto che parallelamente la Città ha investito 30mila franchi in un progetto di disinfestazione da ratti con la posa di scatole contenenti del veleno anche in questa zona”. Sul suo profilo Facebook negli ultimi tempi Polti pubblica fotografie della situazione che gli si para dinanzi quando passeggia nel tratto che dal ponte rosso sbuca all’ex grotto Pasinetti. Qualche giorno si è messo d'impegno ed è riuscito a raccogliere sul posto ben 9 sacchi d'immondizia (vedi foto). Qualche indizio su chi possa fare littering? Molti sono gli imballaggi di cibo e bevande ma il nostro interlocutore spiega di essersi imbattuto anche in parecchi pannolini. “Bisogna smetterla di puntare il dito contro i giovani, probabilmente anche alcune famiglie poco sensibili sul tema dell’ambiente e dei rifiuti sono responsabili di questa situazione”, sottolinea.
Proprio con lo scopo di sensibilizzare le persone e rendere più decorosa la golena, Christian Polti prossimamente incontrerà il sindaco di Bellinzona Mario Branda per esporgli una sua proposta. Ovvero istituire un piccolo team di 4-6 “pattugliatori ecologici”. “L’idea - ci spiega - potrebbe essere quella di coinvolgere persone che fanno parte di programmi occupazionali, gestiti da una figura a percentuale ridotta assunta dal Comune. Dopo una breve formazione su temi di genere ambientale, ma anche sull'approccio da avere e sulla conoscenza del territorio potrebbero sorvegliare l’area e fare sensibilizzazione nei confronti di chi frequenta la golena”. L’obiettivo sarebbe dunque preventivo più che repressivo, sottolinea Polti aggiungendo che non ha intenzione di sporgere denuncia contro ignoti per littering. Oltre all’aspetto legato al decoro del luogo, secondo Polti questi pattugliatori potrebbero anche sensibilizzare i proprietari di cani sul comportamento corretto da tenere. La sua proposta ipotizza inoltre l’impiego della figura assunta a tempo parziale dal Comune nel fare sensibilizzazione nelle classi scolastiche durante i mesi invernali.