Con l'avvento dell'estate tornano i rifiuti abbandonati sulle rive del fiume Ticino. L'ultimo caso segnalato in zona ponte rosso
L’estate ha riversato i bagnanti sulle spiaggette del fiume Ticino, dove purtroppo la maleducazione di alcuni si traduce spesso in rifiuti depositati tra le piante o direttamente sulla riva. A confermare la brutta tendenza le foto inviate alla ‘Regione’ da un lettore, che denunciano disagi alla spiaggetta del ponte rosso di Bellinzona nel corso delle ultime settimane. «Il tema dell’abbandono dei rifiuti lungo le spiaggette del fiume Ticino è noto, soprattutto nella stagione estiva», spiega da noi contattato Christian Paglia, capodicastero Opere pubbliche e ambiente del Comune di Bellinzona. Comune che tuttavia, aggiunge Paglia, non è responsabile della pulizia in quella zona. Una convenzione firmata nel gennaio del 2013, valida tuttora, stabilisce infatti che sia il Consorzio correzione fiume Ticino (Ccft) a occuparsene. «Purtroppo come Città non abbiamo risorse umane per pulire gli argini. L’accordo definisce un contributo di 1’000 franchi che la Città stanzia annualmente al Consorzio – continua Paglia –. Una cifra che in effetti non permette di impiegare sufficienti addetti alla pulizia. Per questo probabilmente il Consorzio non riesce a fare quello che dovrebbe quando si presenta una grande quantità di rifiuti». Interpellato dalla ‘Regione’, Edgardo Malé, presidente del Ccft conferma in effetti «la mancanza di personale per effettuare una pulizia che non sia superficiale», come quella che attualmente viene svolta una volta alla settimana. Paglia mostra però apertura e assicura che, se la situazione dovesse ripresentarsi in maniera costante, la Città potrebbe essere disponibile al dialogo con il Ccft per capire come migliorare le cose.