Bellinzonese

Morti alla casa anziani di Sementina: 'Si spieghi tutto'

Interpellanza al Municipio di Bellinzona chiede di fare piena luce su quanto fatto e non fatto da inizio marzo

11 maggio 2020
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Contagiati e morti alla casa anziani di Sementina e al vicino centro riabilitativo Somen: fuori i dati e si faccia chiarezza su quanto accaduto. Dopo il Movimento per il socialismo, che ha chiesto una verifica penale sulle case di riposo ticinesi con numeri elevati di decessi per Covis, ora i consiglieri comunali Lega/Udc di Bellinzona Tuto Rossi e Manuel Donati chiedono al Municipio chiarezza sulla struttura cittadina. In particolare sulle situazioni che avrebbero favorito il diffondersi del virus fra personale e pazienti, con 19 ospiti deceduti per coronavirus su un totale di 80 residenti. Rossi e Donati citano ad esempio il fatto che non sarebbero stati effettuati controlli della salute regolari sui dipendenti recatisi a febbraio e marzo nelle zone a rischio della vicina Italia, e che soltanto il 18 aprile (ormai in piena moria) il medico cantonale abbia ordinato di effettuare il tampone su tutti i residenti e sul personale in cerca dei positivi asintomatici (ndr: ricordiamo che Berna ha riconosciuto tale possibilità solo il 22 aprile, nonostante in altre nazioni l’aspetto degli asintomatici fosse chiaro e analizzato da settimane). Altri punti interrogativi: il fatto che il divieto di accesso ai familiari sarebbe stato imposto “solo una settimana dopo la direttiva cantonale (9 marzo), oltretutto con numerose eccezioni”; il fatto che “residenti positivi e sani sono stati fatti mangiare assieme fino al 24 marzo, invece di servirli in camera perlomeno dal 9 marzo”; e che il personale fosse costretto a riutilizzare dispositivi monouso. Da qui, non senza muovere critiche al direttore degli Istituti per anziani di Bellinzona, l’auspicio dei due consiglieri affinché un ente esterno sia incaricato di verificare eventuali responsabilità personali.