I quattro capigruppo del Cc chiedono al presidente Pedrioli di rinviare al dopo audit le decisioni sui 9,1 milioni per ex ospedale e parco urbano
Altri 9,1 milioni per infrastrutture pubbliche a Bellinzona, fermi tutti. Dopo l’avvio di due audit e di un’inchiesta amministrativa interna sui sorpassi di spesa di 5 milioni riscontrati nei cantieri di Policentro, Stadio e Oratorio, e dopo il comunicato di venerdì scorso col quale il gruppo Lega/Udc chiedeva di rinviare al dopo audit le decisioni del Consiglio comunale sui 9,1 milioni necessari all’acquisto dell’ex ospedale di Ravecchia (5,8), alla seconda tappa del Parco urbano con tanto di fontana dotata di giochi dinamici (1,9) e alla terza tappa con l'inserimento di un café du parc (1,4), ora anche gli altri tre gruppi chiedono di tirare il freno a mano. Durante una video-riunione tenutasi domenica i quattro capigruppo Lelia Guscio per Lega/Udc, Fabio Käppeli Plr, Paolo Locatelli Ppd e Renato Züger per l'Unità di sinistra hanno convenuto di scrivere al presidente del Legislativo Davide Pedrioli (Ppd) affinché nella seduta del 25 maggio non si inseriscano i due messaggi. L’obiettivo è che i crediti a sei zeri vengano (eventualmente) discussi solo quando si sarà fatta piena chiarezza sui motivi dei sorpassi per 5 milioni riscontrati nelle tre opere pubbliche. La seduta del Cc, che si terrà al centro Ciossetto di Sementina così da rispettare la distanza sociale non garantita nella sala del Cc a Palazzo civico, sarà dedicata al milione proposto dal Municipio a sostegno dell’economia locale colpita dalle pesanti conseguenze della pandemia. Inoltre è stato chiesto alla quarantina di naturalizzandi di rinunciare a presenziare al Ciossetto; una presenza che in tempi normali è solitamente ben gradita dai consiglieri comunali.