Bellinzona: trovata la soluzione per ridurre da 4 a uno i microtesla (limite massimo ammesso dall'Orni) nella palestra frequentata dagli allievi
Elettrosmog alle Scuole Sud di Bellinzona: le Ffs revocheranno la richiesta di deroga all’Ordinanza federale sulle radiazioni non ionizzanti (Orni) avendo trovato le soluzioni tecniche e infrastrutturali in grado di far rientrare entro i limiti massimi ammessi il campo magnetico che verrà generato dal nuovo terzo binario previsto accanto alla palestra nel tratto compreso fra la galleria di Svitto e il riale Dragonato. Questo dopo che in un primo tempo – stando al Rapporto d’impatto ambientale pubblicato lo scorso giungo insieme ai piani – le Ffs medesime ritenevano il progetto già “ottimizzato nei limiti della fattibilità tecnica e finanziaria”; convinzione ora smentita dagli approfondimenti effettuati dopo le opposizioni inoltrate all'Ufficio federale dei trasporti. Il tema, ricordiamo, aveva fatto parecchio discutere lo scorso giugno quando durante la pubblicazione dei piani si era appreso che col terzo binario vi sarebbe stato un sensibile superamento (4,2 microtesla anziché uno). In quell’occasione il Municipio di Bellinzona e l’Assemblea dei genitori delle Scuole Sud avevano espresso tutta la loro preoccupazione inoltrando delle opposizioni all’Ufficio federale dei trasporti. Uft al quale sono pervenute, sempre nell'ambito del terzo binario, in tutto 27 opposizioni.
«Le Ffs – spiega interpellato dalla ‘Regione’ il portavoce Patrick Walser – hanno ricevuto le opposizioni e trasmesso all’Uft le proprie osservazioni». Oltre a ciò, le Ferrovie non sono rimaste con le mani in mano. «Le opposizioni ci hanno permesso di approfondire ulteriormente alcuni aspetti del progetto, tra cui l’impatto delle radiazioni non ionizzanti», annota Walser: «Per questo aspetto abbiamo valutato altre possibilità costruttive, volte a limitarne le emissioni al minimo tecnicamente possibile. Queste nuove soluzioni di progetto vengono ora sottoposte all’Uft, che molto probabilmente provvederà a ordinare una nuova esposizione pubblica». Le Ffs hanno esposto il nuovo passo al Municipio quale partner importante del progetto, tanto che il rispetto del limite di un microtesla «varrà per tutti i cosiddetti Laus, luoghi a utilizzo sensibile. Compresa chiaramente anche la palestra delle Scuole Sud». In sostanza saranno apportate modifiche alla linea di contatto e verrà posata una schermatura.
Dal canto suo l’Esecutivo cittadino esprime soddisfazione, considerato che nella propria opposizione cautelativa invitava le Ffs a fare tutto il possibile per rispettare i valori limite su tutta la tratta ferroviaria e in particolare nei locali in cui soggiornano dei bambini. «Abbiamo accolto positivamente l’aggiornamento sottopostoci dalle Ffs in occasione di un recente incontro», dichiara il municipale Simone Gianini, capodicastero Territorio e Mobilità: «Si tratta di un passo che faciliterà la realizzazione di un progetto in cui la Città, direttamente interessata, crede molto. Infatti con il completamento del terzo binario fino alla stazione di Bellinzona i benefici saranno molteplici. Da una parte è la condizione necessaria per poter potenziare ulteriormente il trasporto pubblico regionale su rotaia, altrimenti impossibile nel breve-medio termine sino all’auspicato arrivo della circonvallazione ferroviaria; dall’altra l’inserimento di una nuova fermata Tilo in piazza Indipendenza, concepita sul modello di S-Bahn, migliorerà sensibilmente l’accesso dei pendolari alla città; infine la riqualifica del comparto porterà con sé anche il recupero di un tratto di murata, la realizzazione di nuovi spazi pubblici di qualità e il risanamento dell’autosilo Cervia con possibilità di ampliamento. Tutto ciò sarà oggetto di una variante di Piano regolatore attualmente in fase di approfondimento».
Davanti all’Uft sono intanto sempre pendenti le 27 opposizioni: con la propria, il Municipio contesta gli 800mila franchi proposti dalle Ffs per espropriare l’edificio sede del Dicastero opere pubbliche destinato alle ruspe. Lo Swiss Valuation Standards ritiene infatti che il valore di mercato sia di 2,85 milioni, mentre quello del terreno che verrebbe riconsegnato al Comune a lavori conclusi è valutato 920mila franchi: pertanto l’indennizzo – sostiene il Municipio – dovrebbe almeno corrispondere alla differenza dei due importi, pari a 1,93 milioni. Pollice verso dell’esecutivo anche ai 200mila franchi proposti dalle Ffs per espropriare l’area posteggi del Servizio sociale, valutata dal Municipio 550mila franchi. Altro punto critico, il nuovo deposito della palestra alle Scuole Sud: l’ipotesi sostitutiva indicata dalle Ffs ha dimensioni che non corrispondono a quanto pattuito nel dicembre 2018: da qui la richiesta affinché le dimensioni siano maggiorate del 20%. Tra gli opponenti figurano anche la casa per anziani Paganini Rè e diversi privati: temono conseguenze visto che via Saleggi sarà occupata dal cantiere previsto fra il 2021 e il 2025; l’elenco comprende anche l’Associazione per la difesa degli interessi del centro storico (Adics), il Fondo di previdenza per il personale dell’Ente ospedaliero cantonale (per l’edificio amministrativo e abitativo Residenza Piazza in via Lugano 4) e la Società ticinese per l’arte e la natura (Stan).
Dal canto loro le Ffs ricordano che l’area adiacente alla futura nuova fermata Tilo è attualmente oggetto di importanti lavori per il risanamento del terreno contaminato dalle attività della ex lavanderia Caviezel: «A gennaio 2020 è stato possibile avviare questo intervento, complesso e oneroso, anche grazie all’importante contributo della Confederazione nell’ambito degli investimenti relativi al terzo binario», conclude il portavoce Patrick Walser.