Bellinzonese

Lega e Udc a Bellinzona vogliono vincere

Sciolte le riserve su chi è stato schierato per il Municipio: oltre ai volti noti che apparivano già certi ci saranno esponenti giovani e di vari quartieri

Da sinistra Minotti, Ambrosini, Rossi, Donati, Ben Ali, Del Don e Martignoni (Ti-Press/Golay)
24 gennaio 2020
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Quattro candidati della Lega (Ambrosini, Ben Ali, Donati e Minotti), tre per l'Udc (Del Don, Martignoni e Rossi), tra cui una giovane donna e un quasi 20enne. È composta così la lista per il Municipio che Lega e Udc di Bellinzona hanno presentato stamattina alla stampa. Come sottolineato dal presidente sezionale Udc Ivano De Luigi, l'obiettivo minimo alle elezioni di aprile è sicuramente quello di confermare il seggio attualmente rappresentato dal leghista Mauro Minotti (che si ricandida), ma pure "ritagliarsi più spazio" all'interno del panorama politico bellinzonese, in cui era stato raggiunto il 13,5% delle preferenze per il Municipio e il 15% per il Consiglio comunale nel 2017. Ciò significherebbe ancora più consiglieri comunali rispetto ai 9 attuali e, anche se non tutti l'hanno detto fuori dai denti, raddoppiare la presenza nell'Esecutivo. "Vogliamo vincere e quindi non pareggiare", è stato sottolineato. Il coordinatore della Lega di Bellinzona Sacha Gobbi ha sottolineato che anche la lista per il Cc è completa: vi figurano 60 nomi e ve n'erano altri interessati: "Un risultato non scontato di cui andare fieri".

I candidati alla lista Lega/Udc/Udf/indipendenti

  • Jasmine Ben Ali: unica donna in lista (non è infatti stata scelta l'altra possibile candidata femminile, la capogruppo in Cc e granconsigliera Lelia Guscio), ha 32enne, di formazione è architetto e lavora per la Sezione del militare. Attinente del Mendrisiotto, risiede da poco a Bellinzona, città a cui vorrebbe poter dare il suo contributo.
  • Elia Ambrosini: quasi 20enne e residente a Preonzo fa il consulente bancario. Lo scorso anno è stato candidato al Gran Consiglio. "La politica tocca tutti noi nella vita pubblica e privata. Mi piace essere spettatore ma anche avere un ruolo attivo", ha dichiarato. Si è detto contro gli investimenti inutili del Municipio, come ad esempio il prospettato acquisto di Villa Bonetti.
  • Orlando Del Don: psichiatra e attuale consigliere comunale di Bellinzona, il suo tema forte è far diventare la Turrita una cittadella della cultura, del turismo e in particolare della scienza, con l'obiettivo di fornire lavoro ai giovani indigeni.
  • Manuel Donati: consigliere comunale che abita a Pianezzo, è attivo al Centro sistemi informatici del Dfe. La sua volontà è di poter continuare il lavoro svolto in questi 3 anni di legislatura portando avanti i temi caldi del gruppo.
  • Brenno Martignoni: già sindaco di Bellinzona, città per cui – ha ricordato – prova tanto entusiasmo, amore e passione. A proposito della lista per l'Esecutivo, ha spiegato che parte dal passato per dare futuro al gruppo. Gli esponenti, ha aggiunto, sono stati scelti con cura, tenendo conto delle sensibilità di più quartieri.
  • Mauro Minotti: attuale capodicastero Finanze, economia e sport, è anche presidente del Patriziato di Carasso. "Vorrei continuare a dare il mio contributo per far crescere questa città che ha enormi potenzialità, basti pensare ai Castelli, alle nuove Officine e al nuovo ospedale", ha detto sottolineando che in questi anni è riuscito a mantenere le finanze di Bellinzona sotto controllo.
  • Tuto Rossi: consigliere comunale uscente, secondo lui la Città merita di più che essere governata dell'asse "asfissiante" Plr/Ps con persone "senza una visione seria del futuro". "Nei prossimi 4 anni si gioca il futuro dei prossimi 100 anni di Bellinzona", ha dichiarato spiegando che il suo obiettivo principale è convincere il Cantone a realizzare la fermata ticinese di AlpTransit a Camorino, per evitare che in futuro Lugano abbia il sopravvento.

Parola d'ordine opposizione

I temi forti che verranno portati avanti durante la campagna elettorale, è stato spiegato alla stampa, sono legati alla fiscalità che viene ritenuta poco attrattiva, ma anche alla necessità di essere più prudenti sugli investimenti ritenuti non importanti (come l'acquisto di Villa Bonetti poi sfumato), il tema delicato della bonifica del terreno all'ex Petrolchimica di Preonzo e una comunicazione più efficace alla popolazione. La parola d'ordine, è stato ribadito da alcuni esponenti, sarà opposizione.