Bellinzonese

La sindaca di Sant'Antonino si ricandida ad aprile

Simona Zinniker è entrata in Municipio nel 2015 al posto di Christian Vitta e l'anno successivo aveva vinto il ballottaggio

Simona Zinniker (Ti-Press)
11 gennaio 2020
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Simona Zinniker ha sciolto le riserve e mercoledì sera ha comunicato al comitato Plr di Sant’Antonino la propria disponibilità a ricandidarsi per un’altra legislatura, confidando di rimanere alla testa dell’esecutivo ancora per altri quattro anni. Vicesindaco dal 2000, aveva assunto la funzione di sindaco nel 2015 sostituendo Christian Vitta eletto in Consiglio di Stato. Un anno dopo era stata rieletta superando nel voto di ballottaggio lo sfidante popolare-democratico Mauro Pedrelli. Durante il suo periodo di sindacato Zinniker, con la squadra municipale e supportata dal Consiglio comunale, può vantare la messa in cantiere di più opere e investimenti: per citarne solo alcuni, si va dal nuovo ecocentro al rifacimento di più strade e sottostrutture, dagli interventi sull’acquedotto e sul parco giochi fino al nuovo piazzale all’entrata del paese, senza dimenticare la partecipazione per la realizzazione della nuova stazione ferroviaria. Il tutto mantenendo il moltiplicatore d’imposta invariato al 65% (il più basso del Bellinzonese) nonostante il diminuito apporto fiscale del centro logistico Lgi che tutt’oggi opera a pieno regime. «Considerato l’aumento della popolazione domiciliata – spiega la sindaca – uno degli obiettivi per la prossima legislatura è il potenziamento del centro scolastico, in particolare realizzando una nuova scuola dell’infanzia”.

Robertini a disposizione del Forum Alternativo

Alessandro Robertini, presidente regionale del Partito socialista del Bellinzonese, ha dal canto suo comunicato alle istanze della sezione di Bellinzona del Ps (comitato, municipali e capogruppo) di aver deciso di lasciare il comitato sezionale e di dare la propria disponibilità al Forum Alternativo per le prossime elezioni comunali. “Questo – spiega in un comunicato – per le divergenze emerse su vari temi in tempi più o meno recenti, a partire delle Officine, ma anche sul semisvincolo, sulla pianificazione di via Tatti, sul mantenimento della casetta ex Zoni quale possibile centro giovanile, e non da ultimo sul sistema pensionistico dei dipendenti della Città”. Divergenze, aggiunge, che “non mi permettevano più di identificarmi in modo adeguato nella politica portata avanti a livello comunale dalla sezione Ps. Ciò non preclude in ogni caso una futura collaborazione con le altre forze di sinistra su temi puntuali dove esistono convergenze di opinione e di metodo”. Intende comunque rimanere membro del Ps svizzero e cantonale.