Bellinzonese

Denuncia per frode elettorale a Roveredo

Il sindaco Guido Schenini spiega che un municipale si è introdotto nell'ufficio della segretaria (dove c'era materiale elettorale) senza autorizzazione

Ti-Press
27 settembre 2019
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Non c'è pace a Roveredo a seguito delle ultime elezioni comunali risalenti ormai a quasi un anno fa. Il sindaco Guido Schenini (Rorè Viva) ha inoltrato oggi denuncia contro ignoti alla Procura pubblica per frode elettorale e falsità in documenti, eventualmente falsità in atti formati da pubblici ufficiali o funzionari, appropriazione indebita e furto.

La vicenda è intricata e prende avvio durante le elezioni del 28 ottobre 2018 al cui spoglio Schenini non era presente perché all'estero. L'esito era stato impugnato da Schenini (estromesso durante il primo conteggio) e il Tribunale amministrativo grigionese aveva accolto il suo ricorso ribaltando di fatto gli equilibri del Municipio: il Tram aveva infatti convalidato due schede in precedenza scartate. Di conseguenza Rorè Viva è passato da due a tre seggi (l'uscente Schenini è così rientrato nell'Esecutivo) e la congiunzione delle liste Pld e RoréEtica da tre a due. Tale sentenza è stata impugnata dal municipale estromesso Ivano Boldini e dalla Sezione di Roveredo del Partito liberale democratico (Pld) al Tribunale federale; il ricorso è attualmente ancora pendente.

La denuncia odierna prende spunto dalle schede di voto in bianco ma con timbro ufficiale fatte pervenire anonimamente a Ivano Boldini e da lui mostrate durante il Consiglio comunale dello scorso luglio e poi consegnate in cancelleria: tali schede, sottolinea il sindaco in un comunicato, "non potevano trovarsi nelle mani di cittadini ma solo in quelle dell'Ufficio elettorale (distribuzione al momento del voto in cabina)". Sempre a luglio, aggiunge Schenini, "sono stato informato che un municipale, in assenza della segretaria e senza la sua autorizzazione, ha frugato nel suo ufficio e nei cassetti della sua scrivania", dove si trovano materiale e schede elettorali come pure il timbro "Municipio". Quindi la denuncia non è contro ignoti, ma contro questo municipale, gli chiediamo. "No, lui è solo uno dei sospettati", precisa.

In aggiunta, spiega l'esponente di Rorè Viva, solo pochi giorni fa ha visto uno scritto del membro dell'Ufficio elettorale (e già sindaco) Giovanni Gobbi datato 6 novembre 2018 e indirizzato alla Cancelleria comunale in cui si parlava di irregolarità nella conservazione delle schede di voto (mancata messa in sicurezza) la prima notte dopo il voto e il giorno successivo, nonché irregolarità nella procedura di spoglio: "le schede dubbie non sarebbero, da parte di un sottogruppo, state sottoposte come prescritto al giudizio di tutto l'Ufficio elettorale".

Una prima denuncia su questi fatti, spiega il sindaco da noi contattato, è stata fatta un paio di mesi dal Municipio (all'unanimità) alla Polizia cantonale. Ma poiché, aggiunge, nella si è mosso da allora, Schenini ha deciso di procedere personalmente inoltrando la denuncia al Ministero pubblico.