Ha predato 41 pecore: ma il fatto che si trovassero all'esterno dei recinti elettrificati e senza cani impedisce alle autorità di farlo uccidere
Non ci sono le condizioni per ordinare l'abbattimento del lupo che durante l'estate ha predato in quattro occasioni in Val Canaria uccidendo complessivamente 41 pecore. Lo scrivono il Dipartimento del territorio e il Dipartimento delle finanze e dell'economia. Le analisi genetiche eseguite a seguito dei recenti attacchi avvenuti in Val Canaria (sopra Airolo) e nella limitrofa Valle urana di Unteralp (Comune di Andermatt) hanno confermato che queste predazioni sono da attribuire ad un esemplare di lupo. In varie corti dell'alpe Froda sono avvenute quattro distinte predazioni: il 30 luglio 9 pecore, l'11 agosto 3 pecore, il 13 agosto 12 pecore e il 23 agosto 7 pecore per un totale di 41. Quanto basterebbe per poter procedere con l'abbattimento. Ma c'è un ma. “Nella suddetta regione d’estivazione sono presenti delle misure di protezione e altre sono state adottate dopo il terzo attacco”, riconoscono i due dipartimenti: “Malgrado ciò, il lupo ha predato pecore che si trovavano all’esterno dei recinti elettrificati e senza cani di protezione, motivo per cui, in base a quanto prevede la Strategia Lupo Svizzera, nessun esemplare può essere conteggiato ai fini di un rilascio di un’autorizzazione d’abbattimento”. Tutti i capi predati saranno rimborsati all’allevatore: “Inoltre agli allevatori confrontati con questa difficile situazione saranno indennizzati anche gli incomodi subiti”. Ad oggi, dopo l’ultimo attacco del 23 agosto, non ci sono più stati riscontri della presenza del lupo in zona.