Bellinzonese

Piazza Collegiata: ‘Noi, i ragazzi della notte’

Bellinzona, dopo le polemiche su rumori e rifiuti ci siamo seduti al tavolo con questi giovani

2 settembre 2019
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«Dai, prendi una sedia, non stare lì in piedi». Si dicono subito disponibili a parlare i ragazzi e le ragazze che avviciniamo in piazza Collegiata una delle scorse sere. È ancora presto, sono da poco passate le 21, ma nei tavoli dei due esercizi pubblici i presenti sono già una ventina. Di fatto i primi avventori del Tea Room Peverelli iniziano ad arrivare attorno alle 20.25, ovvero 3-4 minuti dopo che le luci del locale si sono spente e il gerente se n’è andato; a quest’ora sulle sedie del bar Da Nino – che ha chiuso prima – c’è già un piccolo gruppetto seduto sotto il porticato di Banca Stato. Sono due ragazze 16enni e un 19enne, sul tavolo quattro bottiglie di birra in vetro, aperte poco prima sfruttando il davanzale di sasso di una finestra dello stabile. «Tutti i giovani di tutte le età si ritrovano qui da 40 anni», risponde lui quando chiediamo se venga qui spesso. «Sono sempre qui», ammette. E in effetti anche gli altri ragazzi con cui parliamo spiegano di essere degli habitué. A parte qualche bottiglia di birra, sui tavolini girano perlopiù acqua minerale o soft drink. «Perché domani si lavora», spiegano aggiungendo che nel fine settimana il genere di bevande è decisamente più alcolico. Non tutti però frequentano la piazza il venerdì e il sabato sera; alcuni preferiscono recarsi in bar e discoteche di varie zone del Cantone. «Ma in settimana non c’è nulla da fare», aggiungono.

Bar off limits per minorenni

Tutti i nostri interlocutori concordano sul fatto che a Bellinzona mancano attività per i giovani, in particolare locali e feste. Esercizi pubblici ne sono di fatto presenti e alcuni sono aperti anche di sera ma, salvo qualche rara eccezione, sono frequentati solo da adulti, ci spiegano. «Noi ci sentiamo a disagio». Esistono poi locali particolarmente apprezzati dai giovani e giovanissimi, come la Terrazza Lounge al Bagno pubblico, ma l’entrata serale è consentita solo ai maggiorenni. «Per chi ha meno di 18 anni non c’è davvero nulla da fare. A Bellinzona ci sono tante proposte per adulti e bambini. Ma per i giovani?». Manca secondo loro un locale dedicato a questa fascia d’età, così come feste ed eventi durante i quali è possibile partecipare «senza svenarsi». Un’altra motivazione del ritrovo in piazza è infatti sicuramente anche economica, in particolare per chi ancora non riceve uno stipendio: portando le bibite da casa si risparmia. Però, raccontano seduti a un tavolo del Peverelli, gli eventi organizzati (e gratuiti) come la Rotonda del Festival a Locarno o più semplicemente lo Street food festival svoltosi lo scorso weekend in piazza del Sole sono apprezzati e vengono frequentati.

Senza Espocentro e con una spiaggetta ‘diversa’

Mancano per contro feste più regolari all’Espocentro, che era più in voga qualche anno fa. E vengono rimpianti i party alla Spiaggetta di Arbedo. «Da due anni non è più la stessa cosa», ci viene fatto notare. In effetti si tratta di una conseguenza del giro di vite che il Municipio di Arbedo-Castione aveva messo in atto a seguito di alcune problematiche sorte probabilmente a causa della forte affluenza. Qualcuno a tal proposito punta il dito contro i giovani stessi, o perlomeno quelli che esagerano. «Se non vengono più organizzati molti eventi è in parte colpa di chi ha fatto troppo casino». Chiediamo poi se abbiano sentito parlare del social truck, un furgone itinerante voluto dal Municipio per avvicinare i giovani attraverso degli operatori che interagiranno con loro. Il servizio itinerante (sulla scia di quanto già proposto a Lugano) dovrebbe partire in settembre. Il tema è perlopiù sconosciuto e a parte qualche risposta entusiasta, per la maggior parte dei nostri interlocutori non rivolverà la carenza di spazi aggregativi adatti. E un centro giovanile invece? Anche in questo caso giungono risposte scettiche, in particolare se il centro venisse sorvegliato da adulti.

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