Bellinzonese

Bellinzona: 190 anni di pompieri aspettando la nuova caserma

Un successo di pubblico ieri la giornata di porte aperte. Proseguono le valutazioni del gruppo di lavoro per la struttura comune prevista a Giubiasco

La giornata di porte aperte a Bellinzona (Ti-Press/D. Agosta)
1 settembre 2019
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Lo scorso maggio al Mercato coperto di Giubiasco la festa per le famiglie, ieri nella caserma di via Mirasole in città la giornata di porte aperte. Un giubileo, quello dei 190 anni di esistenza, che per il Corpo pompieri di Bellinzona coincide col 150° della Federazione svizzera dei pompieri. Da mattina a sera centinaia fra bambini e adulti hanno potuto visitare le attuali infrastrutture sottoposte negli ultimi mesi a lavori di miglioria e manutenzione costati circa un milione di franchi, credito stanziato dal Consiglio comunale l'anno scorso. I militi, coordinati dal comandante Samuele Barenco, hanno mostrato i veicoli e le apparecchiature in dotazione, illustrato le varie tipologie di interventi ed effettuato anche dimostrazioni pratiche sul piazzale. L'infrastruttura situata ai margini dell'ex campo militare e in prossimità del parco urbano dimostra però tutti i suoi anni e si attende attualmente l'esito dell'iter avviato per realizzare la nuova Centrale di pronto intervento prevista nella zona artigianale di Giubiasco, accanto all'autostrada. Il gruppo di lavoro – ha spiegato il vicesindaco Andrea Bersani intervenendo brevemente sabato mattina per portare i saluti delle autorità cittadine – ha ricevuto alcune settimane fa un progetto di massima dallo studio incaricato e attualmente sta verificando l'ammontare del preventivo (che per ora non viene specificato) per capire con gli altri enti coinvolti se vi siano spazi di manovra per apportare un contenimento. La discussione vede riuniti allo stesso tavolo, oltre ai pompieri, anche la Polizia comunale, la Croce Verde, la Protezione civile e l'Azienda multiservizi di Bellinzona. Non è tuttavia ancora chiaro quali, fra questi, dovrebbero confluire nella nuova infrastruttura. Ma non solo a Bellinzona è stato sottolineato il 150° della Federazione svizzera: sono state infatti 300 le caserme aperte in tutto il Paese. Anche nei quattro angoli del Ticino i militi hanno dedicato l'intera giornata per presentarsi alla popolazione, grata per la professionalità messa giorno dopo giorno in un servizio ritenuto indispensabile e di qualità.