Alcuni abitanti del centro hanno temuto che si stesse posando i contestati container. In realtà è stato sostituito il (brutto) coperchio di lamiera
In piazza Collegiata arrivano i contestati cassonetti interrati? Sembrerebbe di sì osservando i lavori effettuati questa mattina da una squadra di operai e le foto scattate da alcuni passanti preoccupati. In realtà si tratta degli annunciati lavori previsti per ripristinare l'aspetto di piazza Collegiata dove la Città nei mesi scorsi aveva eseguito lo scavo in vista della posa, progetto osteggiato dalla vicina Società bancaria ticinese. Più precisamente il cantiere odierno – con tanto di estrazione degli involucri sotterranei e loro riposizionamento nei due spazi – ha permesso la posa dei dadi di porfido dove finora faceva brutta mostra di sé una lastra di copertura in metallo provvisoria. Come da noi anticipato in giugno, la superficie a destra della chiesa è dunque tornata simile all’originale (la tonalità del nuovo coperchio dotato di porfido è diversa rispetto al resto della piazza, ma è meglio digeribile della lamiera). La situazione odierna fa seguito sia allo stop al cantiere per la posa dei cassonetti, sia alle successive trattative intavolate col Dicastero opere pubbliche e ambiente responsabile del dossier. La Sbt – che si era opposta alla presenza dei container in questa piazza per motivi di decoro – nelle scorse settimane aveva infatti trovato un accordo con la Città: la società ha accettato di congelare per un anno i ricorsi che aveva inoltrato al Tribunale amministrativo cantonale e al Consiglio di Stato. Un anno durante il quale i cittadini che abitano in questo comparto dovranno far capo alle altre postazioni situate nel centro storico. Le conclusioni sulla necessità o meno di posare i container in piazza Collegiata emergeranno dunque dopo il periodo di prova, in base alla capacità più o meno sufficiente degli altri cassonetti di contenere anche il pattume proveniente dalla zona di piazza Collegiata.