Studio Supsi evidenzia valori fino a sette volte sopra la soglia. Immissioni degli elettrodotti sul monte Scareuro e sul fondovalle superiori al consentito
Radiazioni non ionizzanti oltre i limiti. Le immissioni degli elettrodotti misurate in collina e sul fondovalle di Gorduno sono superiori ai parametri consentiti attualmente. È quanto emerge dai risultati dello studio elaborato dalla Supsi e commissionato dal Gruppo monte Scareuro che da quasi dieci anni si batte per lo spostamento delle linee ad alta tensione lontano dalle zone abitate. L’inquinamento elettromagnetico è un tema di stretta attualità e gli interrogativi sull’impatto che queste radiazioni possono avere sulla salute sono fonte di preoccupazione; basti pensare al moltiplicarsi delle moratorie sul 5G. Le radiazioni delle antenne di radiotelefonia mobile sono limitate dall’Ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (Orni), la stessa che fissa i limiti per le radiazioni degli elettrodotti. Dalle misurazioni effettuate in tre punti sensibili a Gorduno, all’interno e all’esterno di due abitazioni in collina e una sul fondovalle in via Rivascia, emerge che i valori massimi rilevati superano la soglia del valore limite di 1 microtesla, toccando punte di 7,35 all’esterno di uno stabile in collina. Pur essendo oltre i limiti non si può parlare di una situazione di illegalità. Questo poiché i vecchi impianti presenti a Gorduno rispondono a normative precedenti, i cui valori limite, fissati dall’Orni, erano meno restrittivi. Gli impianti non sono dunque fuori norma ma va fatto presente che la soglia è stata abbassata di molto: si è passati da 100 microtesla (valore massimo fino al 2000) a 1. Swissgrid ha documentato che a livello europeo fa stato il limite di 100 e non di 1.
La prima misurazione, effettuata in maniera continua con un’apposita apparecchiatura, è stata eseguita tra il 3 e il 17 dicembre all’interno e all’esterno di un edificio sul monte Scareuro, situato vicino a elettrodotti. All’esterno il valore massimo di immissioni a bassa frequenza riscontrato è stato di 3,44 microtesla, all’interno di 2,82. Nella seconda misurazione – eseguita dal 7 al 21 gennaio in un altro stabile – sono stati riscontrati valori massimi di 7,35 microtesla all’esterno e 2,7 all’interno. Dal 21 gennaio al 4 febbraio, la centralina ha rilevato 1,98 come valore massimo all’esterno e 1,65 all’interno dell’edificio sul fondovalle. «Immaginavamo che i valori potessero essere oltre i limiti, ora ne abbiamo la certezza», così hanno commentato i dati Pietro Minotti e Danilo Pedrazzi, entrambi alla testa del Gruppo Scareuro. Nelle prossime settimane il gruppo incontrerà Swissgrid per un confronto e per chiedere che intenzioni vi sono per gli impianti presenti sul monte.