Bellinzonese

Parco fluviale, si parte: dalla Città 250'000 franchi

Il Consiglio comumale li ha stanziati quale partecipazione al primo intervento previsto in zona Torretta con la realizzazione di tre accessi al fiume

26 febbraio 2019
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Tre allargamenti sulla sponda sinistra, con tanto di anse naturali per il relax e di rampe d'accesso, dove l’argine sommergibile del fiume Ticino sarà eliminato sia per avvicinare la popolazione al corso d’acqua, sia per rinaturarlo. Accadrà a Bellinzona all’altezza delle piscine, della Scuola cantonale di commercio e dell’ex antico ponte della Torretta che in futuro sarà peraltro completato dala già prevista passerella ciclo-pedonale che condurrà sulla sponda opposta di Carasso. L’intervento – per il quale questa sera il Consiglio comunale con 42 sì, 3 no e un astenuto ha stanziato 250mila franchi su un totale di 1,47 milioni – rappresenta la prima tappa del previsto parco fluviale, il grande progetto che il Consorzio correzione fiume Ticino si appresta a varare in collaborazione con Cantone e Città partendo appunto dalla Torretta e giungendo fino a Gudo. I principali interventi, ricordiamo, riguardano il comparto della Saleggina (dove sarà ricavata una vasta area ricreativa e naturalistica) e quello dei Boschetti di Sementina dove in futuro il fiume sarà fatto passare nella zona golenale boschiva. Costo complessivo 76 milioni, finanziato dalla Confederazione nella misura di almeno l’80%. Un sesto del rimanente 20% sarà di competenza della Città.

'Sistemazione idraulica necessaria'

Il relatore della Gestione Tiziano Zanetti, anche a nome del gruppo Plr, ha ricordato che la sicurezza fluviale «si sta riducendo a causa dell’erosione degli argini sommergibili, ed è ora d’intervenire con nuove modalità e una sistemazione idraulica efficace, il tutto rinaturando la golena». Particolare attenzione sarà riservata al settore primario che verrà compensato con la messa a disposizione di superfici alternative per il pascolo, laddove se ne toglieranno in golena (Saleggina). Paolo Locatelli a nome del gruppo Ppd ha lodato l’intenzione di creare un vero e proprio parco fluviale, non solo a favore della popolazione ma anche delle specie animali: tuttavia «non saremo accomodanti per quanto riguarderà la gestione delle 'spiaggette'. No a littering e a situazioni fuori controllo». Contrario Claudio Cattori (Ppd): ha ricordato che la Città si sobbarcherà un investimento di realizzazione pari a 6-7 milioni, ma dovrà pure e accollarsi i costi di manutenzione oggi di competenza degli agricoltori che gestiscono le superfici golenali tramite il pascolo, mentre le spese di ripristino post piene competeranno al Consorzio correzione fiume Ticino committente dell’opera. Da agricoltore Cattori, guardando anche al Parco del Piano di Magadino, ha aupicato che non si ceda agli eccesi ecologici, favorendo un’agricoltura moderna e a chilometro zero: «Quanto al parco fluviale, rimango perplesso e solidale con i colleghi contadini».

Il municipale Simone Gianini, capo Dicastero territorio e mobilità, ha sottolineato che questo primo voto «ha un’altissima valenza politica» e puntualizzato che «non si tratterà di realizzare spiaggette ma zone naturalistiche di svago aperte alla popolazione, con un forte elemento di recupero ambientale. Gli ettari di golena non più pascolabili da parte del contadino che oggi li utilizza alla Saleggina, saranno adeguatamente compensati con altre superfici» messe a disposizione dal Consorzio.