Bellinzonese

Temperature in sella dona 5mila franchi e guarda al futuro

La consegna a Parkinson Svizzera è avvenuta in occasione della Festa del freddo a La Brévine. A luglio 2020 si pedalerà fino a qui da Grono

Anya Censi
3 febbraio 2019
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L’ottava edizione della Fête du froid, che tradizionalmente si svolge il primo sabato di febbraio nel Comune neocastellano di La Brévine, quest’anno è stata un po’ più calda. Ad aumentare la temperatura nel posto che detiene il record di freddo in Svizzera – meno 41,8°C – vi era infatti una delegazione proveniente dal sud delle Alpi e in particolare da Grono, il Comune che dal 2003 è detentore del record di caldo con una temperatura registrata di 41,5°C.

La collaborazione e l’amicizia tra i due comuni è nata in occasione del progetto benefico Temperature in sella, i cui promotori hanno consegnato sabato proprio in occasione della Festa del freddo un contributo di 5mila franchi alla direttrice dell’associazione Parkinson Svizzera Carmen Stenico. La somma è stata raccolta tramite sponsor e donazioni di privati nell’ambito della pedalata che lo scorso agosto aveva permesso a 55 partecipanti di percorrere 333 km tra queste località con l’obiettivo, oltre che benefico, di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del clima e della mobilità sostenibile.

«Il nostro arrivo a Grono l’11 agosto al termine della tappa conclusiva ha sicuramente lasciato il segno nella popolazione. A livello politico ci stiamo muovendo per la tratta che ci riguarda della pista ciclopedonale regionale e a dicembre abbiamo sottoposto il progetto al Canton Grigioni per la richiesta di sussidi», spiega il sindaco di Grono Samuele Censi, organizzatore di Temperature in sella. Molta sensibilità sul tema, che include la mobilità lenta ma anche la promozione delle vetture elettriche, viene riscontrata da Censi anche tra i giovani, protagonisti peraltro della manifestazione sul clima svoltasi sabato a Bellinzona.

Seconda edizione del 2020

Per dare un seguito al progetto e continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica – «essendoci ancora molte disparità a livello svizzero» – Censi e il suo omologo Jean Maurice Gasser hanno annunciato la seconda edizione che si svolgerà, ancora in collaborazione con MeteoSvizzera, nel luglio del 2020 da Grono a La Brévine. «Il presidente del governo del Canton Neuchâtel Laurent Kurth ha promesso che parteciperà all’ultima tappa. Questo ci dà lo stimolo per provare a coinvolgere anche il governo di Grigioni e Ticino», aggiunge Censi.

‘A causa dei cambiamenti climatici il record potrebbe essere presto battuto’

Sabato non era gelido come un paio di settimane fa, quando la cosiddetta ‘Siberia della Svizzera’ registrava -28 gradi centigradi, e i partecipanti alla Fête du froid sono dunque accorsi numerosi da tutta la regione e non solo, per un totale di quasi 6'000 persone. La festa sostenuta anche dal Cantone e da Neuchâtel Turismo è un momento d’incontro con mercatini tipici ma anche attività legate agli sport invernali e celebra l’importanza del record che La Brévine detiene da oltre un trentennio. Un vero e proprio marchio turistico che ha reso famosa in tutta la Svizzera questa realtà basata sull’agricoltura, situata a 1’050 metri di altitudine e dalla particolare conformazione che trattiene il freddo.

Se per La Brévine sembrerebbe difficile perdere il record di capitale “polare”, non è escluso che a causa di temperature sempre più alte (il 2018 è stato l’anno più caldo in Svizzera dall’inizio delle misurazioni) Grono possa presto registrare un nuovo record o perdere il primato. Se ciò accedesse, il gemellaggio continuerà comunque. «Un’iniziativa culturale come questa permette di far conoscere la Mesolcina anche all’angolo opposto del Paese», sottolinea il sindaco di Grono.

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