Bellinzonese

Buco dei Castelli: la Lega chiede il rinvio del messaggio

Secondo la Sezione bellinzonese serve più chiarezza sul disavanzo di 580mila franchi. Anche il patrimonio della Fondazione, emerge, è a secco

Ti-Press
16 dicembre 2018
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La Lega di Bellinzona chiede il rinvio del messaggio municipale che contiene la richiesta di credito di 194mila franchi come partecipazione al buco finanziario della gestione dei castelli (per coprire un terzo del disavanzo di 580mila franchi, parimenti a Cantone e Otr); messaggio all’ordine del giorno nella seduta di Consiglio comunale che prende il via domani sera.

Lo scrive la Sezione in un comunicato chiedendo che tutti gli elementi utili vadano chiariti e messi in modo trasparente sul tavolo prima di discutere del contributo della Città “chiamata a pagare – senza nessun obbligo – errori altrui in una situazione in costante divenire”. Tra gli aspetti da chiarire, la Lega cita ad esempio il patrimonio della Fondazione dei Castelli (300/400mila franchi) che sarebbe stato “interamente scialacquato”. “Nessuno degli amministratori (Flavia Marone, Augusto Chicherio e Gianfranco Chiesa) ritiene però doveroso dover uscire dal silenzio e dire pubblicamente come stanno le cose e dove sono eventualmente finiti i soldi”, scrive la Sezione. A tal proposito, la Lega chiede all’esecutivo di chiamare in causa la magistratura in modo da “far uscire allo scoperto i responsabili”. Se non dovesse essere il caso, a chiede l’intervento della giustizia potrebbero essere i cittadini o i consiglieri comunali della Lega, viene fatto notare.

Tra gli aspetti che secondo la Lega bellinzonese dimostrano carenze gestionali in seno all’Otr Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat) e agli ex enti turistici vi è la notizia anticipata dalla ‘Regione’ sulle tasse di soggiorno non riscosse per una parte di residenze secondarie presenti in questa regione nel corso degli ultimi dieci anni (leggi qui). Un nuovo grattacapo per l’Otr-Bat, anche se cifre ufficiali di quanti soldi siano venuti a mancare a causa della mancata entrata dei forfait per numero di letti non sono ancora state fornite.

Alla luce di questi elementi la Lega chiede infine che venga destituito l’intero Consiglio d’amministrazione (quattro membri, ricordiamo, sono già dimissionari) “per manifesta incapacità”, poiché “nessuno si è mai accorto di nulla, sempre nessuno è riuscito a limitare il raggio d’azione della presidente, anzi le è pure stata accordata la direzione per alcuni mesi in completo conflitto d'interesse”. A venire messa in discussione è anche l’attuale assenza per malattia della presidente Flavia Marone, rimasta però presidente di Castellinaria.

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