Dopo la presa di posizione del Municipio di Bellinzona, anche l'Organizzazione turistica commenta l'audit ordinato per chiarire il deficit
L’Organizzazione turistica regionale in un comunicato inviato dal direttore Juri Clericetti e avallato dal vicepresidente Luca Bianchetti prende posizione sul buco di 580mila franchi scoperto nella gestione dei castelli fra il 2010 e il 2017. Anzitutto corregge il Municipio sulla struttura della Commissione di supervisione, composta da 6 membri ovvero 3 rappresentanti del Cantone, 2 della Città (e non uno) e uno dell’Otr.
Secondo: “Nonostante la Commissione non avesse compiti specifici di vigilanza finanziaria, la stessa ha discusso a più riprese dei conti tra il 2013 e il 2017”. Quanto all’audit che ha radiografato il problema nel suo complesso, “ha fatto emergere diverse criticità” legate alla Convenzione tripartita: siglata nel 2009, che “da subito presentava importanti e gravi lacune riversatesi poi sui meccanismi di funzionamento e gestione, contribuendo alla situazione che oggi conosciamo. Facciamo notare che fino al 2011, l’allora Etb si occupava della contabilità, mentre dal 2012 al 31 dicembre 2017 è stata affidata a una fiduciaria esterna”.
A essersi accorti dei problemi e a segnalarli, prosegue il comunicato, “sono stati il nuovo direttore Juri Clericetti e il nuovo responsabile finanziario dell’Otr Ivan Lukic”. Quindi, a partire dall’esercizio 2018, in occasione della ripresa della gestione contabile all’interno dell’Otr, “è stato messo a punto un piano di ottimizzazione e pianificazione oculata della gestione, che ha tenuto minuziosamente sotto controllo i costi. Questo cambio di rotta porterà con buone probabilità a un risultato positivo per la gestione 2018”.
Quanto alla visione futura, l’Otr sta “valutando i diversi scenari, tra i quali la proposta della Città relativa alla costituzione di un ente o di una fondazione, con la piena disponibilità dell’Otr a collaborare con i rispettivi partner in tutta trasparenza”. Infine la copertura del buco: chi paga? “Considerato che la Commissione di supervisione e che la Convenzione sono la base della condivisione dell’operato fra i tre partner, confidiamo che la copertura del disavanzo accumulato sia ripartita (e condivisa) in modo equo, come preliminarmente già concordato”.
Interpellata dalla ‘Regione’, la presidente Otr Flavia Marone (autosospesa per motivi di salute) spiega dal canto suo di essersi subito attivata, coinvolgendo il Controlling del Dipartimento del territorio e la Commissione di supervisione, quando nell’aprile 2017 – nel periodo in cui il nuovo direttore non era ancora entrato in carica e il Cda l’aveva incaricata di assistere il vice – la fiduciaria esterna le ha presentato il disavanzo 2016. Da lì in avanti è partita un’analisi a tappeto di contabilità e bilanci – prima mai fatta – culminata nella ricostruzione completa sino al 2010 voluta da Clericetti e da lui eseguita col direttore finanziario Otr.