Bellinzonese

'Innesto' per ristrutturare il Liceo

Ad aggiudicarsi il concorso è il gruppo di architetti e ingegneri capitanato dallo studio di architettura Durisch + Nolli Architetti Sagl di Massagno

Rendering Durisch + Nolli
15 ottobre 2018
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Vince 'Innesto'. Ad aggiudicarsi il concorso d’architettura con preselezione per la progettazione dell’ampliamento e della ristrutturazione del Liceo cantonale di Bellinzona, è stato il gruppo interdisciplinare di architetti e ingegneri specialisti del progetto “Innesto”. Il gruppo è capitanato dallo studio di architettura Durisch + Nolli Architetti Sagl di Massagno.A comunicarlo è il Dipartimento delle finanze e dell’economia (Dfe) e il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs).

Il concorso, indetto il 22 agosto 2017, aveva l’obiettivo di individuare un progetto completo, così come un gruppo interdisciplinare di professionisti, per l’ampliamento dell’edificio scolastico esistente, in modo tale da soddisfare le esigenze scolastiche presenti e future e, nel contempo, provvedere al suo adeguamento tecnologico e al suo efficientamento energetico. La giuria, riunitasi a Bellinzona il 10 e l’11 ottobre 2018 per valutare i 7 progetti pervenuti (frutto, si ricorda, della precedente procedura di preselezione a cui avevano partecipato 23 studi di architettura) era composta dagli architetti Giacomo Guidotti (presidente), Mauro Buletti, Federica Colombo, Fabrizio Gellera, Fabiola Nonella e Christian Rivola (supplente) e dai rappresentanti dei committenti Daniele Sartori (Divisione della scuola del DECS), Claudio Andina (architetto e collaboratore personale del Consigliere di Stato Manuele Bertoli), Tiziano Jam (Sezione della logistica del DFE) e Livio Rivoir (supplente Sezione della logistica del DFE). I lavori della giuria sono stati coordinati dall’architetto Lorenzo Orsi.

Scelto grazie all''innesto centrale'

La giuria ha scelto il progetto all’unanimità, in particolare grazie all’innesto centrale, in cui sono ubicati l’aula magna, il refettorio e la biblioteca, che si affacciano sul parco e che sono relazionati da uno spazio d’entrata verticale di grande qualità, che riqualifica con sapienza tutta la scuola. “Gli aspetti funzionali, termici ed energetici sono stati risolti in modo convincente”, si legge nel comunicato. In generale, a giudizio della giuria, il progetto proposto raggiunge pienamente gli obiettivi e riqualifica sia l’edificio che il luogo.

Investimento di quasi 19 milioni

L’investimento complessivo dell’intervento ha un tetto di spesa di 18,85 milioni di franchi. Per quanto riguarda gli altri partecipanti, al secondo posto si è classificato il progetto “Hyperion” dell’arch. Jachen Könz di Lugano, al terzo il progetto “Janus” dello studio d’architettura Baserga Mozzetti di Muralto, al quarto il progetto “ONE” dello studio d’architettura Canevascini & Corecco di Lugano, al quinto il progetto “Testa per aria” dell’arch. Michele Arnaboldi di Locarno, al sesto il progetto “Centotrentaquattro” degli arch. Michele e Francesco Bardelli di Locarno e al settimo il progetto “Linee” della comunità di lavoro Buzzi Meyer Piattini c/o Studio Meyer e Piattini di Lamone.