Fervono i preparativi per l’iniziativa tra Grono e La Brévine promossa dai sindaci. Grande entusiasmo dei partecipanti: in 55 percorreranno tutti i 333 km
«Domani avrò mal di gambe». È appena rientrato da un allenamento sul territorio da Grono al Locarnese, Samuele Censi, quando lo contattiamo in vista della pedalata che ha ideato con la moglie per collegare sulle due ruote il Comune di cui è sindaco a quello di La Brévine, nel canton Neuchâtel. Fervono i preparativi – non solo fisici – a meno di un mese dalla partenza prevista l’8 agosto e ieri il gruppo di partecipanti della Svizzera italiana che accompagnerà i sindaci dei due Comuni lungo le quattro tappe si è incontrato per un momento di ricognizione e per la consegna della divisa ufficiale che porta il nome dell’iniziativa: “Temperature in sella”.
Per rimanere in tema al progetto – che intende collegare la località in cui si era registrato il record di meno 41,8°C a quella dove si è registrata la temperatura più calda – la risposta del pubblico è stata decisamente calorosa. «In totale sono 55 le persone che si sono iscritte e che percorreranno l’intero percorso in sella alla bicicletta», racconta Censi esprimendo la propria soddisfazione per l’interesse e l’entusiasmo dimostrati finora. Partecipanti con un range d’età dai 16 anni alla settantina, e svariate tipologie di mezzi: molte bici da corsa, ma anche mountain bike e bici elettriche. Una trentina gli iscritti della Svizzera italiana e 25 i romandi. Tutti amanti della bicicletta e delle buone cause. Oltre a far riflettere sui cambiamenti climatici e a promuovere la mobilità lenta – «Anche in vista della votazione, il 23 settembre, sul controprogetto che intende inserire le ciclopiste nella Costituzione svizzera», aggiunge il sindaco –, grazie agli sponsor e a donazioni private l’avventura in sella permetterà di devolvere in beneficenza dei fondi destinati all’associazione Parkinson Svizzera. Lo sport farà anche spazio alla politica grazie all’incontro con le autorità politiche locali a ogni arrivo di tappa.
Pur cercando di limitare l’impatto ecologico dell’evento – che si avvale della collaborazione con Meteo Svizzera – la logistica prevede l’accompagnamento lungo il percorso da parte di un paio di motociclette e veicoli, in modo da poter disporre di assistenza tecnica in caso di necessità. «Inoltre per motivi di sicurezza informeremo le polizie cantonali del nostro passaggio, anche se ci sposteremo in gruppi più limitati», spiega Censi. Se le iscrizioni per il giro completo sono ormai chiuse, è invece ancora possibile prendere contatto con gli organizzatori o aggregarsi in modo spontaneo alla tappa conclusiva prevista sabato 11 agosto da Andermatt a Grono (arrivo alle 17 circa).
Dopo 333 chilometri percorsi, con un dislivello di 3’900 metri di salita e 4’608 metri di discesa, nel Comune mesolcinese i ciclisti verranno accolti in paese a Grono e in seguito alle feste di San Lorenzo organizzate nella frazione di Verdabbio. Un’occasione conviviale che permetterà anche di ufficializzare il gemellaggio tra Grono e La Brévine. Proprio quel giorno, inoltre, si celebrerà il 15° anniversario dalla temperatura più calda mai registrata in Svizzera: nel 2003 a Grono il termometro era arrivato a segnare 41,5 gradi centigradi. Altro aspetto culturale importante sarà lo scambio culinario, con la presenza di prodotti neocastellani portati dall’associazione Vallée de La Brévine (che a casa loro nei giorni della partenza organizza la tradizionale Fête du froid). Informazioni e donazioni sulla pagina Facebook o Twitter ‘Temperature in sella’.