Dopo i tagli annunciati da Sintetica, l'AlternativA di Mendrisio esorta il Municipio a tenere sotto osservazione la situazione
È bene che la Città di Mendrisio tenga sotto osservazione il suo tessuto aziendale. I recenti quindici licenziamenti annunciati da Sintetica e che fanno il paio con i 40 che verranno cancellati nel sito industriale di Couvet (Neuchâtel), espressione del piano di ristrutturazione messo in campo dalla proprietà, Ardian, fondo di private equity francese, hanno alimentato le preoccupazioni di cui, a inizio dicembre, si era fatta portavoce l'AlternativA. Timori che, rilancia oggi il gruppo, "si sono puntualmente avverati". I tagli previsti dall'azienda farmaceutica – una realtà storica per il Mendrisiotto –, insomma, "non possono lasciare indifferenti e alimentano le inquietudini sulle dinamiche del mercato del lavoro". Ecco che gli ultimi accadimenti, si rimarca in una nota, riportano "drammaticamente alla ribalta" la necessità di ragionare su come mantenere e promuovere condizioni quadro utili a conservare o acquisire "posti di lavoro ad alto valore aggiunto". E qui si inserisce l'appello dell'area progressista: "Sebbene l’autorità comunale abbia strumenti limitati per agire sulle condizioni quadro, può e deve rafforzare il monitoraggio sulle aziende insediate sul proprio territorio".
La situazione di Sintetica, ma non solo, per l'AlternativA riporta l'attenzione su come oggi ci si muove all'interno del mondo economico: la finanza, si annota, sta prendendo il sopravvento sull'economia reale. E i dipendenti di una società diventano "solo numeri sacrificabili sull’altare del profitto". Insomma, "questa dinamica finanziaria costituisce oramai lo sfondo principale del funzionamento macroeconomico in cui il denaro e la sua creazione, attraverso debito e speculazione, hanno preso il sopravvento sulle precedenti dinamiche di riproduzione del profitto, ottenute attraverso i processi industriali di investimento, produzione e consumo".
Il risultato? Per l'AlternativA il "capitalismo finanziario fa ormai rima con precarietà dell’occupazione". Non solo, si conferma "la filosofia in base a cui le performance finanziarie – che assicurano agli azionisti rendimenti superiori ad alcuni specifici standard, tra cui il costo del capitale finanziario – prevalgono sul fattore occupazionale e sul capitale umano". Tutto ciò, conclude la nota, deve "allertare" la politica.