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Pericoli stradali a Galbisio, presto un sopralluogo della Polcom

Video eloquente mostra un bambino che rischia di essere investito attraversando dopo essere sceso da bus. Sollecitato il coinvolgimento dei pattugliatori

Il budello di Galbisio
(Ti-Press)
8 ottobre 2024
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«Situazioni come queste capitano purtroppo spesso. È inaccettabile e confido che finalmente l’autorità e la polizia ne prendano atto e intervengano con delle migliorie, prima che ci scappi il morto». L’appello arriva da Galbisio la cui strada cantonale, un vero budello per chi vi circola a piedi, su due ruote o al volante, presenta un’annosa situazione di ‘non sicurezza’ specialmente per i pedoni. Una soluzione, ricordiamo, è prevista nell’ambito del Programma di agglomerato di quinta generazione (Pab5) con l’inserimento di un marciapiede unico lato montagna al posto dell’attuale frammentazione caratterizzata da tratti di marciapiede, corsie pedonali e… il nulla. La realizzazione è prevista nei prossimi anni e prima di arrivarci il Cantone, responsabile dell’arteria che collega Carasso a Gorduno, dovrà espropriare fasce di terreni privati. Intanto, come accennato, l’incrocio fra veicoli rimane problematico, come pure l’attraversamento dei bambini che si recano o tornano da scuola in bus. Nei giorni scorsi un’abitante ha trasmesso alla Polizia comunale e al municipale Mauro Minotti, capodicastero Sicurezza, un video eloquente nel quale si vede un bambino scendere dal bus, attraversare repentinamente senza guardare e venire quasi investito da un motociclista che sta superando la colonna formatasi dietro il bus stesso. «Si tratta di un punto problematico nelle ore di punta – ci spiega l’abitante – e a mio avviso una soluzione potrebbe essere il coinvolgimento di pattugliatori scolastici. Ce ne sono pressoché in tutte le località contribuendo a gestire adeguatamente i passaggi pedonali in prossimità delle scuole. Vero è che qui a Galbisio non c’è una scuola, ma la fermata si trova all’altezza del parco giochi e dell’abitato e la circolazione stradale è a tratti molto importante. Il via-vai di bus è gestito tramite semaforo, ma non basta». Interpellato dalla redazione, il comandante della Polizia comunale Fabrizio Martinella spiega che una verifica sul posto sarà effettuata a breve, «così da capire quali eventuali misure adottare» d’intesa col Cantone.

‘Affinata la gestione del rosso’

A Galbisio transitano due società di trasporto pubblico. Oltre ad AutoPostale anche la società Autolinee Bleniesi. Il direttore di quest’ultima, Stefano Malingamba, rileva che il problema «è noto: il tratto in questione è stretto e trafficato, i nostri veicoli transitano in deroga alla lunghezza massima ammessa di dieci metri, confidiamo sempre nel buon comportamento di tutti gli utenti della strada, ma evidentemente il rischio zero non esiste». Un miglioramento – aggiunge affiancato dal suo responsabile della sicurezza stradale – c’è stato nelle ultime settimane con l’avvenuta sostituzione delle vecchie sonde interrate del doppio semaforo chiamato a bloccare i veicoli ai due lati della strettoia; un nuovo sistema ottico, più preciso, sa ora gestire in modo adeguato l’accensione del rosso, specialmente in presenza di due bus che arrivano contemporaneamente in senso opposto. Ciò che però talvolta non sembra bastare. Prova ne siano i conducenti di altri veicoli che tentano comunque di forzare il passaggio, ma poi s’impappinano e finiscono per ‘fare la fiancata’ contro la protezione laterale.

‘Migliorare la qualità dei pattugliatori e a scuola sensibilizzare più spesso’

Quanto poi all’eventualità di coinvolgere dei pattugliatori a Galbisio, dalle Autolinee Bleniesi giunge l’auspicio che siano «formati adeguatamente a svolgere un compito affatto semplice. In effetti, ci sarebbe da ridire sulla qualità di taluni addetti. Vediamo non poche situazioni migliorabili. Inoltre l’educazione stradale rivolta agli allievi delle Elementari, svolta con grande impegno dalla polizia, andrebbe ripetuta più volte nel corso dell’anno scolastico. Infatti i bambini faticano a recepire i pericoli sulla strada, in particolare a considerare adeguatamente la velocità dei veicoli. Perciò riteniamo che questo sia un punto su cui bisognerebbe insistere maggiormente e più sovente».

tecnologia

‘Uscire al semisvincolo’, Google Maps fuori rotta

Una sorpresa poco piacevole per chi, non essendo aggiornato sulle modifiche della viabilità nel Bellinzonese, ripone fiducia in Google Maps per raggiungere Bellinzona e dintorni lungo l’autostrada A2 provenendo da sud. Secondo l’app di navigazione stradale, infatti, per impiegare meno tempo, anziché uscire a Bellinzona sud è consigliato proseguire per poi uscire al nuovo semisvincolo di via Tatti, ossia Bellinzona centro. Peccato che, lo ribadiamo, per ora il semisvincolo sia accessibile solo in entrata nell’A2 in direzione sud e che l’uscita centro sarà transitabile solo dal prossimo gennaio. Chi si affida a Google Maps si ritrova dunque con la rampa chiusa dai coni stradali e da un cartello segnaletico che indica l’accesso consentito solo ai mezzi di cantiere. A quel punto non resta dunque che proseguire e uscire a Bellinzona nord (svincolo di Castione) allungando il percorso di almeno 10-15 minuti (se va bene) rispetto al previsto: un problema non di poco conto se si ha fretta. Il problema non si presenta, invece, per gli utenti iOS (Apple) sull’app Maps. Interpellato dalla redazione, il capo della filiale bellinzonese dell’Ufficio federale delle strade Marco Fioroni spiega che Ustra segnalerà il disguido a Google. Utilizzando il semisvincolo in entrata in direzione sud, invece, stando a segnalazioni di lettori e a prove eseguite dalla nostra redazione, i tempi di percorrenza si abbreviano effettivamente di circa 10 minuti, in taluni casi anche 15 a dipendenza dell’orario e delle condizioni di viabilità. Specialmente chi posteggia al Tatti si ritrova a imboccare l’A2 dopo nemmeno un minuto; una bella differenza rispetto ai tempi necessari per raggiungere lo svincolo di Camorino superando i vari semafori presenti sulla strada cantonale.