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Maxiprocesso Adria, 58 istanze pregiudiziali e probatorie

La Corte delle Assise criminali si esprimerà sulle questioni ‘preliminari’. Sono agli atti i verbali della causa civile che sconfesserebbero banca Wir

Il cantiere di Breganzona sequestrato dagli inquirenti nel 2015
(Ti-Press/Archivio)
5 giugno 2024
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È un compito decisamente impegnativo quello della Corte delle Assise criminali di Lugano: dovrà valutare e decidere nel merito su 58 tra istanze pregiudiziali e probatorie, presentate dai sette avvocati degli altrettanti imputati al maxiprocesso sul caso Adria Costruzioni. Attesa domani pomeriggio alle 16, quando si saprà anche se il dibattimento potrà cominciare, visto che tra le numerose questioni ‘preliminari’ sollevate è stato anche chiesto di rinviare l’atto d’accusa, firmato dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli, al Ministero pubblico. Oggi, nella sala del Consiglio comunale di Paradiso, adibita ad aula penale, c’era anche il nuovo direttore della filiale ticinesi di banca Wir.

Oggi sono stati acquisiti agli atti i verbali della causa civile, in merito all’operazione immobiliare denominata Rivasole, a Riva san Vitale, ancora pendente alla Pretura di Lugano, dai quali emergerebbe che banca Wir concedesse crediti di costruzione anche senza che i beneficiari mettessero un minimo importo di denaro. La documentazione è stata prodotta dall’avvocato Filippo Ferrari. Oltre alla spiccata propensione al rischio, l’istanza probatoria prende di mira l’ipotesi di reato di truffa, a sostegno della quale occorre che ci sia stato un inganno astuto. Le dichiarazioni degli alti dirigenti della banca, rilasciate di fronte al pretore, mostrerebbero che l'operato di Yves Wellauer, ex direttore della filiale e imputato principale, non fosse una rarità.

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